La Nuova Sardegna

Sassari

cambio di guardia in via roma 

Pietro Fanile nuovo presidente del tribunale per i minori

di Nadia Cossu
Pietro Fanile nuovo presidente del tribunale per i minori

SASSARI. Lo scorso 24 maggio ha compiuto 67 anni e lo stesso giorno ha cominciato un nuovo cammino professionale, quello di presidente del tribunale per i minori di Sassari. Pietro Fanile, dopo otto...

07 giugno 2017
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SASSARI. Lo scorso 24 maggio ha compiuto 67 anni e lo stesso giorno ha cominciato un nuovo cammino professionale, quello di presidente del tribunale per i minori di Sassari.
Pietro Fanile, dopo otto anni alla presidenza del tribunale ordinario, ha lasciato il suo ufficio al secondo piano del palazzo di giustizia di via Roma per occuparne un altro nello stabile di viale Papa Giovanni II. Al suo posto arriverà Massimo Zaniboni, attualmente giudice della corte d’appello e in attesa della nomina ufficiale da parte del Csm.
Importanti le battaglie e i risultati ottenuti da Fanile nell’organizzazione della macchina della giustizia e nella costruzione di un rapporto sempre più fluido tra utenza e uffici giudiziari. Solo qualche mese fa il presidente aveva denunciato la drammatica situazione legata alla carenza di personale: «Siamo oberati da un carico di lavoro che riusciamo a sostenere a malapena». Quotidianamente il personale della giustizia sassarese – ridotto all’osso – deve fare i conti con gravi difficoltà organizzative e strutturali che vengono compensate solo grazie alle eccellenti professionalità di cui gli uffici sono dotati. «Le risorse sono utilizzate al massimo – aveva spiegato Fanile – e a pagarne le spese è l’organizzazione del lavoro».
Recente è anche il suo intervento nella battaglia portata avanti da giudici e viceprocuratori onorari, e dai giudici di pace. «La mole di lavoro è tale che i giudici togati senza l’aiuto degli onorari rimarrebbero schiacciati» era stata la sintesi del suo discorso di solidarietà. E poi va ricordato l’impegno nel rendere il tribunale più vicino ai cittadini. Con Fanile sono nate la carta servizi e lo sportello di orientamento per il pubblico. E in quell’occasione lo aveva spiegato bene che si trattava di «un’apertura verso la cittadinanza, per rendere più trasparenti le attività e l’accesso alla giustizia». Così come va ricordato il grande lavoro fatto per allestire a tempo di record un’aula bunker nel carcere di Bancali dove si sta celebrando il processo alla presunta cellula terroristica di Al Qaeda. E, ancora, l’importante contributo ai progetti per la realizzazione della cittadella giudiziaria.
Il presidente Fanile è sempre stato attivo anche nella promozione degli incontri con le scuole, nell’organizzazione della giornata europea della giustizia civile, nei tirocini formativi.
Poi c’è il delicato ruolo di presidente della corte d’assise in processi come Arcadia (18 imputati di associazione sovversiva). E ancora, quello maturato a seguito dell’inchiesta bis sul sequestro di Titti Pinna, il processo per l’omicidio in cella del detenuto Marco Erittu e per il delitto dell’insegnante di Alghero Orsola Serra. Fanile ha presieduto la corte anche nel processo per il duplice omicidio di Buddusò e per quello dell’uomo ucciso da sua moglie nella loro casa di Caniga.
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