La Nuova Sardegna

Sassari

Rotonda di Platamona: il muro è stato ultimato

di Luigi Soriga
Rotonda di Platamona: il muro è stato ultimato

Realizzati due gradoni di protezione con reti in acciaio e pietre ingabbiate Martedì via le recinzioni del cantiere e verrà allestito il parco giochi per i bimbi 

29 luglio 2017
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SASSARI. Negli ultimi giorni l’impresa ha premuto sull’acceleratore e il muro crollato il 21 luglio del 2015 della Rotonda di Platamona ora è completamente ripristinato e in sicurezza.

Entro martedì verranno rimosse tutte le recinzioni che delimitavano il cantiere e nella parte sinistra (guardando il mare), verrà installato anche il parco giochi per bambini a forma di nave, potati gli alberi e riposizionati i pannelli della mostra fotografica.

«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto – dice l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Sassari Ottavio Sanna – per questa prima parte dell’intervento abbiamo speso circa 70mila euro dei 300mila stanziati dalla Regione. Le altre risorse potranno essere utilizzate non appena la Procura darà il via libera all’apertura del cantiere nel resto della Rotonda». Rispetto al progetto iniziale ci sono state delle variazioni: «I tecnici durante i controlli hanno riscontrato una serie di lesioni anche nel muretto che non era stato interessato dal crollo. Perciò abbiamo deciso di buttare giù anche la porzione di muro (versante Torretta) e ricostruirla nuovamente.

La fisionomia della Rotonda cambia un tantino. Infatti davanti al muro ricostruito sono stati realizzati due gradoni di rinforzo con gabbioni di pietre a vista. «Le reti che ingabbiano le pietre sono di acciaio, quindi perfettamente in grado di resistere all’erosione della salsedine e degli agenti atmosferici, e di durare nel tempo – spiega Ottavio Sanna – E i due gradoni costituiscono un ulteriore rinforzo per la tenuta del muro. Inoltre abbiamo previsto un rivestimento in legno che può funzionare o da camminanamento o da seduta fronte mare per i bagnanti».

Sono state inoltre eliminate tutte le ringhiere con i pilastrini, che in occasione del crollo di due anni fa avevano quasi schiacciato uno dei tre ragazzi rimasti feriti.

C’è un ulteriore accorgimento tecnico adottato dal Comune di Sassari: «Ci siamo dotati della strumentazione necessaria ad effettuare un monitoraggio strutturale e statico da svolgere periodicamente sulla struttura, in modo da rilevare per tempo eventuali cedimenti o lesioni».



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