La Nuova Sardegna

Sassari

Niente mensa scolastica per le famiglie morose

di Gavino Masia
Niente mensa scolastica per le famiglie morose

Sono 130 gli utenti che per diversi anni non hanno pagato il servizio Pugno di ferro con gli evasori mentre i più deboli sono tutelati dal regolamento

03 agosto 2017
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha deciso di usare il pugno duro contro i circa 130 utenti gravemente morosi che non hanno pagato per più annualità il servizio mensa e per l’anno scolastico 2017-2018 non saranno accettate le loro iscrizioni al servizio se non verranno regolarizzati i debiti pregressi. Il debito totale accumulato nei confronti del Comune è infatti salito a 35mila e 585 euro e la giunta sta proponendo forme di rateizzazione anche semestrali: le famiglie che non aderiranno al più presto dovranno concordare con i dirigenti scolastici soluzioni alternative per i propri figli. Nei mesi scorsi gli uffici comunali avevano avviato un’intensa attività per sollecitare la corresponsione del dovuto e sono state consegnate a mano più di sessanta notifiche, sono partite quasi 1200 telefonate verso gli utenti morosi e sono state spedite centotrenta lettere. Solo in quattordici hanno pagato il debito e uno ha richiesto la rateizzazione. Trentaquattro notifiche, invece, non sono nemmeno state ritirate. «Ci sono utenti che pagano regolarmente – dice l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – e altri che, seppur sollecitati, non hanno ancora versato le somme dovute. Le famiglie assistite hanno già importanti forme di sostegno da parte del Comune: fino a 2800 euro di reddito il servizio è completamente gratuito e fino a 6650 euro il costo del pasto è di 62 centesimi con ulteriori sgravi per il secondo figlio ed esenzioni per tutti oltre il terzo figlio, mentre sono esenti i bambini disabili».

Il Comune, aggiunge l’assessora, con 600mila euro annui offre un aiuto a tutte le famiglie abbattendo i costi, che risultano i più bassi fra quelli degli altri centri del territorio. «Si tratta di senso di responsabilità e senso civico e nel rispetto di chi paga regolarmente e nel rispetto delle norme: ecco perché gli uffici non accoglieranno le richieste d’iscrizione al servizio mensa presentate da famiglie con situazioni debitorie accertate». Un invito ulteriore rivolto agli utenti morosi per contattare gli uffici dei Servizi sociali di via delle Vigne, quindi, per poter regolarizzare la propria posizione. «Il Comune contribuisce al funzionamento della mensa scolastica ogni anno con circa 600mila euro – ricorda l’assessora alla Pubblica istruzione Alessandra Vetrano –, denari della comunità che ci consentono di abbattere le spese del pasto per i circa mille studenti che usufruiscono del servizio. La somma massima che deve essere corrisposta è di un euro e 90 centesimi a pasto, a fronte di un costo reale ben più alto pari a 5 euro, e nonostante queste agevolazioni stiamo registrando un alto livello di morosità, non più sostenibile».

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