La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Per diverso tempo è stata un cumulo d’immondizia e nessuno o quasi se n'è preoccupato. Quella che era una piccola discarica è perciò cresciuta a dismisura. Poi, dopo l’ennesima segnalazione di un cittadino, una squadra di operatori è intervenuta portando via cumuli di cartacce, sanitari e le ormai immancabili bottiglie di plastica e vetro. L’area di cui si parla, e più volte se n'è parlato in passato in realtà, è quella nella quale la ferrovia che passa per il ponte reflui entra nell’area archeologica, in via Fontana Vecchia. Non sono trascorse che poche ore dall’imponente intervento che la situazione è tornata ad essere la precedente: una nuova discarica, con confezioni in polistirolo per alimenti, piatti di plastica, confezioni per gomme da masticare, l’immancabile plastica e fogli di cellophane per alimenti. C'è anche una rete e avanzi di pasto: si sa che chi ha gettato l'immondizia ha mangiato cozze e pesce, visto che l’area è cosparsa di lische. Non solo: nella parte che s’affaccia sul fiume, quella che da meno nell’occhio perché nessuno si sporge ad osservarla, c’è di tutto: lattine, bottiglie in vetro e plastica, cartoni di varie dimensioni. Dulcis in fundo, da diverso tempo nello spiazzo in terra battuta che costeggia la strada sul lato del maneggio, sempre in via Fontana Vecchia, giace al suolo un cartone che inizialmente conteneva quella che pare essere la maschera di un’automobile, oggi all’esterno dopo essere stata, evidentemente, levata dal contenitore. La situazione di Porto Torres è davvero tragica per ciò che concerne la presenza di micro-discariche e da più parti, come peraltro era stato annunciato tempo fa, si invoca il posizionamento di microcamere per cogliere gli incivili sul fatto. (e.f.)