La Nuova Sardegna

Sassari

Finisce in Procura la guerra per 15 euro tra sindaci di Ossi

di Pietro Simula
Il sindaco di Ossi Giovanni Serra
Il sindaco di Ossi Giovanni Serra

Lubinu attacca Serra: rimborsi non dovuti. E lui querela Sotto accusa presunti viaggi in date impossibili o festive

11 settembre 2017
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OSSI. Un presunto danno erariale di 15 euro arroventa il clima politico a Ossi e provoca un durissimo scontro politico tra il sindaco in carica e il suo predecessore. A dare fuoco alle polveri è stato il primo cittadino Giovanni Serra. «Non permetto a nessuno – tuona –, tanto meno a Pasquale Lubinu, di diffamarmi a mezzo stampa!». Quindi l’annuncio che della vicenda si occuperà la magistratura. «Ritenendo di essere continuamente danneggiato sotto il profilo personale e istituzionale – annuncia infatti il sindaco – ho presentato querela al Procuratore della Repubblica».

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è un articolo pubblicato ad agosto sul mensile locale di cui l’ex sindaco Lubinu è direttore, in cui si parla di presunti rimborsi benzina per indennità di viaggio richiesti da Serra in date inesistenti, come il 31 aprile e il 31 giugno, e in data 25 aprile, che è festivo e quindi il municipio è chiuso. In quanto residente a Sassari, spiega tra l’altro l’anonimo articolista, Serra ha diritto al rimborso benzina, che, nel suo caso, corrisponde a 5 euro per andata e ritorno ogni volta che si reca in municipio per svolgere le sue mansioni di sindaco. Solo che, stavolta, nelle tabelle di missione sarebbero indicate date impossibili e “assurde”. Insomma, Serra in questo modo potrebbe aver incassato 15 euro più del dovuto.

La replica del sindaco non lascia spazio a equivoci: «trattandosi di date assurde, in quanto inesistenti per il calendario, nessuno di tali giorni è stato da me segnato sul brogliaccio delle missioni né richiesto per il rimborso benzina». Il primo cittadino ha, a sua volta, la propria riserva di controaccuse e tira fuori una vecchia storia di bollette telefoniche alle stelle risalenti al 2006, quando sindaco era il suo accusatore di oggi Lubinu, per concludere che non è accettabile la doppia morale per cui, «se è l’ex sindaco ad amministrare non si bada a spese e quando amministrano altri si deve essere intransigenti anche su aspetti che la legge prevede come legittimi».

« Tra l’altro – rincara la dose il sindaco – a differenza di allora, l’attuale amministrazione non dispone di cellulari di proprietà comunale ad uso personale, ma le spese telefoniche sono a carico di sindaco e assessori». Quanto all’articolo oggetto di querela, non essendo firmato, Serra chiama in causa direttamente Lubinu come direttore responsabile.

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