La Nuova Sardegna

Sassari

Umiliazioni e botte alla ex convivente: la polizia lo allontana

Umiliazioni e botte alla ex convivente: la polizia lo allontana

Maltrattamenti per due anni, denunciato 42enne sassarese Provvedimento emesso dal gip a conclusione delle indagini

27 settembre 2017
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SASSARI. Umiliazioni e botte. Maltrattamenti ripetuti nel tempo e che sarebbero andati avanti per circa due anni, fino a quando la donna non ha trovato la forza di reagire e ribellarsi alle violenze. Così ha allontanato il compagno dalla propria abitazione e l’ha denunciato. Gli elementi raccolti dagli investigatori della squadra mobile della questura di Sassari - guidati dal dirigente Bibiana Pala - sono stati ritenuti validi e considerati gravi dal pubblico ministero Giovanni Porcheddu che ha chiesto e ottenuto l’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento dell’uomo alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati, oltre al divieto di contattarla con qualsiasi mezzo. Il provvedimento firmato dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Sassari Carmela Rita Serra è stato notificato lunedì pomeriggio al 42enne sassarese. Gli sono stati contestati i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

In caso di mancata osservanza delle prescrizioni disposte dal gip, nei confronti dell’uomo potrà essere applicata la misura più grave degli arresti domiciliari o la custodia cautelare in carcere.

Le indagini degli investigatori della squadra mobile erano partite subito dopo l’incontro con la donna che si era presentata negli uffici della questura per denunciare le continue umiliazioni, le aggressioni fisiche e verbali cui alle quali la sottoponeva l’allora compagno. Tra l’altro la donna aveva anche documentato che - in diverse occasioni - aveva dovuto fare ricorso alle cure dei medici.

Dagli accertamenti effettuati dalla polizia, inoltre, sarebbe emerso che la donna - oltre a essere continuamente ingiuriata e mortificata - veniva sistematicamente picchiata e minacciata, ma anche diffidata dallo sporgere querela perché in caso contrario gliel’avrebbe fatta pagare, lasciando intendere che ci sarebbero state conseguenze anche per i familiari della donna.

Una situazione senza soluzione, fino a quando la vittima non ha deciso di ribellarsi e di denunciare tutto alla polizia. Indagini e accertamenti, e l’altro pomeriggio i primi provvedimenti.

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