La Nuova Sardegna

Sassari

Mara ricorda il suo grande poeta

Mara ricorda il suo grande poeta

Serata di versi e di musica dedicata all’opera e alla carriera di Francesco Sale

29 settembre 2017
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MARA. Pubblico delle grandi occasioni per la serata dedicata al poeta improvvisatore di Mara, Francesco Sale, “Pro no ismentigare Frantziscu Sale”. La manifestazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dal sindaco, Salvatore Ligios, si è avvalsa della collaborazione del coro Bonu Ighinu de Mara che, diretto dal maestro Tore Falchi, ha cantato due poesie di Sale: “Daghi ti miro” e “Suta s’alvure”, entrambe armonizzate dal maestro Rolando Piana, primo direttore e fondatore del Coro. Paolo Pillonca, autore della monografia “Frantziscu Sale. Nel solco degli aedi”, ha ricordato l’arte e la figura del poeta, “cantadore a bolu” fra i grandi della Sardegna. L’ultima parte della serata è stata dedicata alla gara di poesia estemporanea tra Salvatore Scanu di Ozieri e Salvatore Senes di Bonorva, accompagnati da “Su Cunsonu Santu Juanne” di Thiesi. Il tema prescelto per la gara, “Tempos antigos e tempos de oe”, è stato tratto da una vecchia gara che aveva visto come protagonisti Frantziscu Sale e Remundu Piras. Alla serata, presentata da Lucia Cossu, erano presenti familiari e amici di un uomo ancora tanto amato non solo per le sue doti poetiche, ma anche per le sue qualità umane. Nato a Mara nel 1932, Francesco sale coltivò fin da piccolo la passione per il canto a poesia, tant’è che salì per la prima volta sul palco a soli 16 anni, nel 1948. La morte prematura della madre, però, lo costrinse a ritirarsi dalle gare e a dedicarsi alla famiglia. Non dimenticò, però, la sua passione per la poesia. Lo ritroviamo nel 1972, al suo secondo esordio a Pozzomaggiore dove risale sul palco a fianco di due mostri sacri della poesia estemporanea: Remundu Piras e Pepe Sozu. Da lì è ricominciata una carriera che è durata 25 anni, e che lo ha portato sui palchi di tutta l’isola, facendone uno dei più grandi poeti estemporanei della Sardegna. Le sue precarie condizioni di salute gli imponevano grandi sforzi per poter stare sui palchi, tant’è che si ritirò nel suo borgo natio, e continuò a coltivare la sua passione con le poesie “a taulinu”. Morì a Mara nel 2014, all’età di 88 anni.

Mario Bonu

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