La Nuova Sardegna

Sassari

Il carabiniere Luigi incoronato “eroe” davanti alla sua Osilo

di Mario Bonu
Il carabiniere Luigi incoronato “eroe” davanti alla sua Osilo

Resa degli onori per il 99enne ex paracadutista dell’Arma  Il reduce della guerra d’Africa in lacrime durante la cerimonia

30 settembre 2017
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OSILO. Occhi lucidi e lacrime se ne sono viste tante, alla cerimonia per la resa degli onori al reduce della seconda guerra mondiale “zio” Luigi Solinas. Anche sui volti di coloro che pure sono abituati ad esperienze a volte estreme, quali i carabinieri paracadutisti.

Ma chi per tutto il tempo della cerimonia è stato travolto a più riprese dalla commozione, è stato proprio lui, il carabiniere paracadutista Luigi Solinas, 99 anni il prossimo 22 dicembre, unico reduce vivente insieme all’ultra centenario Giuseppe Palagi di Capannori (Lu), della battaglia africana di Aluet El Asel. Amorevolmente assistito e sorretto dalle tre figlie, Francesca, Maria Gavina e Nina, ha affrontato la fatica delle oltre tre ore – da prima delle 11 del mattino alle 14 passate – di messa e poi di discorsi e consegna di doni, con la tempra e lo spirito che solo un “leone d’Africa” può possedere, seppure con il cuore e con lo sguardo colmi di grandissima emozione. Anche perché sono stati molti i momenti che quel sentimento hanno evocato: nelle parole del cappellano militare Mariano Asunis, che ha celebrato la messa assistito dal parroco don Luigi Casula, in quelle di Nunzio Rotunno, presidente della organizzazione “Esse quam videri” e gran cerimoniere delle diverse fasi della giornata, in quelle ancora dei generali Paolo Nardone e Michele Tunzi. E soprattutto in quelle di una delle figlie di Luigi Solinas, Maria Gavina, che ha ricordato quanto il padre sia schivo e riservato, per cui capitava raramente che raccontasse episodi di quel lontano periodo. Per questo, ha detto Maria Solinas, “nessuna di noi figlie immaginava di avere un babbo eroe”. La cerimonia è iniziata con il raduno degli ex appartenenti al Battaglione carabinieri paracadutisti “Tuscania” e delle associazioni d’Arma davanti alla caserma , con il comandante della stazione, maresciallo Roberto Baiardo a fare gli onori di casa. Di qui si è mosso il corteo con le bandiere e gli stendardi dei diversi gruppi, verso la chiesa parrocchiale, dove poi è stato accolto in un clima di grande commozione il “Reduce carabiniere reale paracadutista” Luigi Solinas. «Non siamo qui per celebrare una festa per la televisione – ha detto il cappellano militare Mariano Asunis – questa è la festa di coloro che mettono la propria vita al servizio della Patria, come ha fatto Luigi Solinas». Dopo il saluto del vice sindaco Salvatore Manca e del generale Paolo Nardone, comandante della Legione Sardegna dei carabinieri, è stato il generale Michele Tunzi a ricordare la battaglia di Aluet El Asel, e il comportamento eroico dei carabinieri. «Dei quattrocento carabinieri impegnati - ha sottolineato il generale Tunzi – 48 erano sardi. Fra di essi, Luigi Solinas, che dopo una giornata intera di feroci combattimenti, riuscì con un piccolo gruppo di commilitoni a tenere la postazione e poi a salvarsi disperdendosi nelle campagne circostanti».

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