La Nuova Sardegna

Sassari

Casa nell’ex palestra del Pinceto per i disabili di Possibilmente

di Barbara Mastino
Casa nell’ex palestra del Pinceto per i disabili di Possibilmente

Inaugurata la sede dell’associazione che assieme alle famiglie si occupa di progetti di inclusione Il vescovo Melis : «Un punto di riferimento per il territorio». Gianfranco Ganau: «Un’eccellenza»

03 ottobre 2017
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OZIERI. Ha finalmente la sua casa nell’ex palestra del Pinceto l’associazione di volontariato Possibilmente, nata otto anni fa dall’idea di un gruppo di famiglie di persone diversamente abili per creare sinergie e momenti di aggregazione e divenuta in poco tempo una bellissima realtà attivissima nel sociale. «Uno sprazzo di luce vivida e punto di riferimento per il territorio«, ha detto il vescovo Corrado Melise «una vera e propria eccellenza in Sardegna e non solo», l’ha definita il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, entrambi presenti (con le autorità cittadine a cominciare dal sindaco Marco Murgia, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il coro Città di Ozieri, la band dei Lymantria e tantissimi ospiti) all’inaugurazione avvenuta nei giorni scorsi.

Una festa di colori, abbracci, musica e qualche lacrima di gioia per il traguardo raggiunto. Traguardo che, come ha detto la presidente Bianca Maria Balata, «è frutto di un lungo lavoro» ed è arrivato «grazie all’impegno di tante persone». Famiglie, ragazzi, operatori e volontari, in primo luogo, altre associazioni e imprese «che hanno creduto nel nostro progetto sostenendoci in tutti i modi possibili», le istituzioni ovviamente, «a cominciare dall’assessore Gigi Sarobba che nel suo precedente mandato, da responsabile dei Servizi Sociali - ha detto la presidente - è stato da me a dir poco stressato, ma si è davvero tanto impegnato affinché ottenessimo una sede adeguata».

Sino a questo momento Possibilmente aveva svolto le sue attività in modo itinerante, ospitata via via in luoghi diversi (in particolare l’oratorio dei padri Carmelitani e un locale vicino alla Cattedrale, concessi dalle rispettive parrocchie), ma è comunque riuscita a creare molteplici occasioni di aggregazione e inclusione per i suoi ragazzi.

A cominciare dai laboratori artistici e artigianali - la pittura, la lavorazione del polistirolo, la falegnameria, il corso di cucina - per proseguire con il fiore all’occhiello del laboratorio teatrale, che ha visto la nascita di una compagnia che negli ultimi sei anni ha portato in scena divertenti commedie. Anche tanta musica nel programma di Possibilmente, che lo scorso anno ha inciso (e presentato in estate al pubblico) il suo inno “Batti un cinque”, sigla delle attività della Onlus. Molteplici attività che sono svolte dagli educatori (a costo zero, poiché inserite nei vari piani personalizzati di accesso ai fondi della legge 162), dai volontari e dalle stesse famiglie, che affiancano i ragazzi nei percorsi di crescita e inclusione.

Da oggi Possibilmente è a casa, e nell’ex palestra del Pinceto ha finalmente a disposizione locali, servizi e un’ampia terrazza dove lavorare e “giocare” in allegria.

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