La Nuova Sardegna

Sassari

Differenziata senza regole “Bollino giallo” in diverse zone

di Gavino Masia
Differenziata senza regole “Bollino giallo” in diverse zone

Cominciata la campagna tolleranza zero: troppi gli utenti che non rispettano le norme per i rifiuti L’assessora Biancu: «Per avere benefici occorre superare al più presto il traguardo del 65 per cento»

04 ottobre 2017
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PORTO TORRES. Sono comparsi diversi adesivi con la scritta “non conforme” ieri mattina sulle buste che contenevano rifiuti indifferenziati – messi dagli operatori ecologici del consorzio Ambiente 2.0 – posizionate sui marciapiedi dei quartieri periferici e vicino al campo nomadi di Ponte Pizzinnu. Dal primo ottobre è infatti partita la campagna “tolleranza zero” organizzata dal gestore del servizio di igiene urbana e dall’amministrazione comunale, dove gli operatori dovranno verificare la regolarità dei conferimenti effettuati da famiglie e da attività non domestiche del territorio comunale. Il tutto prima che sacchi, mastelli e cassonetti vengano raccolti o vuotati. L’obiettivo è quello di migliorare la separazione dei materiali e incrementare così le quantità di raccolta differenziata. Ieri mattina l’assessore all’Ambiente, Cristina Biancu, si è recata personalmente in diverse zone di Porto Torres proprio per constatare sul campo l’avvio della campagna che prevede l’esatto smaltimento dei rifiuti da parte dell’utenza.

«Era il primo vero banco di prova – dice l’assessora – e in gran parte della città le irregolarità sono state sporadiche: gli operatori hanno invece riscontrato numerose criticità nei quartieri Satellite, Oleandro, nei pressi del villaggio Verde e al campo Rom». Come previsto sono stati applicati i bollini gialli di non conformità e i cittadini dovranno riportare dentro casa il sacchetto, differenziare la spazzatura e conferire i rifiuti correttamente nei prossimi giorni. L’amministrazione ha inoltre dato mandato alla polizia locale di effettuare i controlli e sanzionare le irregolarità, anche se ci sono ancora tanti utenti che, purtroppo, non hanno ancora ben chiare le modalità di raccolta.

«Non tutti sanno che la spazzatura – aggiunge Cristina Biancu –, ad esempio, va conferita, ad eccezione della plastica, esclusivamente dentro i bidoni del porta a porta distribuiti lo scorso anno. Altri cittadini mi hanno riferito di non essere a conoscenza del fatto che i rifiuti debbano essere contenuti dentro sacchetti trasparenti e non nelle buste nere, il cui uso è vietato. In alcuni sacchi dell’indifferenziato ho visto bucce di frutta mischiate con piatti di plastica e involucri di carta». Nonostante le diverse attività informative e di educazione ambientale che sono state svolte, ci sono dunque ancora troppi casi di cattiva differenziazione. «Chiedo ai cittadini una maggiore attenzione e un maggiore impegno, perché dobbiamo superare il traguardo del 65 per cento se vogliamo avere benefici, anche economici, dalla raccolta. Serve la collaborazione di tutti: dell'azienda che effettua il servizio e dei residenti di Porto Torres che eseguendo bene la differenziata hanno il “potere” di tutelare l'ambiente e creare risparmi per la comunità».

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