La Nuova Sardegna

Sassari

l’osservatorio ha un futuro  

Memoria del carcere, Orlando sostiene il progetto-Asinara

Memoria del carcere, Orlando sostiene il progetto-Asinara

PORTO TORRES. I contenuti dell’Osservatorio della memoria carceraria dell’Asinara e i risultati del recupero e della digitalizzazione dei vecchi archivi del carcere - resi pubblici con il...

12 ottobre 2017
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PORTO TORRES. I contenuti dell’Osservatorio della memoria carceraria dell’Asinara e i risultati del recupero e della digitalizzazione dei vecchi archivi del carcere - resi pubblici con il coinvolgimento di una ventina di detenuti in articolo 21 - avranno una continuità di ricerca attraverso l’attivazione di un protocollo d’intesa da stipulare con l’amministrazione penitenziaria regionale. Lo ha garantito il ministro della Giustizia Andrea Orlando, presente nei giorni scorsi a Isili per seguire la presentazione del progetto “Liberamente” che vede il Parco nazionale dell’Asinara partner e protagonista attivo.

«Il ministro Orlando si è impegnato a dare continuità alla collaborazione con l’Asinara – dice il vicepresidente dell’Ente Parco, Antonio Diana – e sarà così possibile proseguire il lavoro di digitalizzazione dei vecchi archivi e impiegare altri detenuti, in articolo 21, come guide dell’Osservatorio della memoria e manutentori delle strutture presenti nell’isola in capo al ministero della Giustizia».

La salvaguardia della storia penitenziaria dell’Asinara proseguirà anche grazie all’impegno del Guardasigilli, dunque, per valorizzare ulteriormente un’attività durata anni con il recupero di tantissimo materiale: in parte donato da ex agenti di polizia penitenziaria, ma in gran parte trovato disperso nelle abitazioni abbandonate dell’isola. Oggetti di uso quotidiano, strumentazioni da lavoro, fotografie, lettere, oggetti personali e soprattutto il recupero del vecchio archivio del carcere dislocato all’interno della casa di reclusione di Alghero, che sta permettendo di ricostruire 115 anni di vita dell’isola. Alcuni elementi di questo materiale sono già esposti al pubblico all’interno dell’Osservatorio di Cala d’Oliva, con un’attenzione particolare nei confronti di tutte le persone protagoniste delle vicende. Il lavoro rappresenta un altro tassello nella conoscenza della ricchezza ambientale e storica dell’isola e un nodo nella rete delle strutture recuperate e gestite dal Parco per i servizi istituzionali e la fruizione turistica sostenibile. (g.m.)

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