La Nuova Sardegna

Sassari

Sub scompare durante la battuta di pesca

di Luca Fiori
Sub scompare durante la battuta di pesca

Gian Franco Sabino, geometra di 44 anni, si era immerso sabato pomeriggio. Il pallone-boa trovato a un miglio dalla costa

16 ottobre 2017
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SASSARI. Lo hanno cercato per ore, prima nei pressi della sua auto posteggiata vicino alla spiaggia della “Frana” - a pochi chilometri dall’Argentiera - e poi in mare davanti allo specchio d’acqua tra il vecchio borgo minerario e l’insenatura di Porto Palmas.

Sono andate avanti fino a tarda sera, purtroppo senza esito, le ricerche di Gian Franco Sabino, geometra sassarese di 44 anni scomparso sabato sera durante una battuta solitaria di pesca subacquea in apnea nei fondali che l’uomo, considerato un sub esperto, conosceva molto bene, ma che potrebbero averlo tradito.

I carabinieri della compagnia di Porto Torres, la Forestale, gli uomini della capitaneria di porto di Alghero, i sommozzatori dei vigili del fuoco di Sassari e persino un elicottero della guardia di finanza dalle primissime ore del mattino hanno battuto la vasta zona in cui per tutta la giornata soffiava un forte vento che portava verso il largo, rendendo ancora più complicate le ricerche.

L’allarme durante la notte. L’allarme è scattato durante la notte, quando la fidanzata di Gian Franco Sabino, non vedendolo rientrare a casa, si è rivolta prima a un amico dell’uomo e poi ai carabinieri. Sono stati i militari della compagnia di Porto Torres, guidati dal capitano Romolo Mastrolia, a localizzare il suo telefono attraverso le celle telefoniche. Il cellulare del geometra, che nella prima fase delle ricerche aveva squillato a vuoto mentre parenti e amici avevano provato a rintracciarlo, era in realtà rimasto all’interno dell’auto dell’uomo, una station wagon posteggiata davanti alla spiaggia della “Frana”.

Le ricerche. Sul posto sono arrivati immediatamente i sommozzatori dei vigili del fuoco e sono stati loro, poco dopo essere entrati in mare dallo scivolo di varo e alaggio di Porto Palmas, a trovare il pallone-boa che il geometra sassarese utilizzava per le immersioni. Il segnalatore è stato recuperato a circa un miglio dalla costa e in quella zona si sono concentrate le battute.

Quindici sub volontari. Durante tutta la giornata hanno partecipato alle ricerche in mare anche una quindicina di sub della zona di Sassari, molti dei quali amici del geometra scomparso. È bastato un tam tam telefonico tra gli appassionati di pesca subacquea per mettere insieme una squadra di volontari - esperti conoscitori della zona - che hanno dato una mano al nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco che ha lavorato per circa dodici ore di seguito senza sosta.

Sub esperto. Gian Franco Sabino, geometra molto conosciuto in città con studio tecnico in via Dei Mille, si era immerso nelle acque dell’Argentiera sabato pomeriggio per una battuta di pesca all’aspetto, una tecnica utilizzata dai pescatori che praticano l’apnea e che consiste nell’appostarsi sul fondo e aspettare che i pesci vengano a tiro.

È possibile che l’uomo abbia avuto un malore sott’acqua e non si riuscito a risalire nella zona in cui aveva posizionato la boa. Ieri sera all’imbrunire le ricerche si sono interrotte, ma riprenderanno oggi dalle primissime ore del mattino, anche se le speranze di trovare il sub ancora in vita con il passare delle ore si affievoliscono.

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