La Nuova Sardegna

Sassari

Ancora senza esito le ricerche in mare del sub scomparso

di Luca Fiori
Ancora senza esito le ricerche in mare del sub scomparso

Vigili del fuoco e volontari si sono fermati solo all’imbrunire Le battute riprendono oggi ma le speranze si affievoliscono

17 ottobre 2017
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SASSARI. Sono entrati in mare anche gli amici di Gian Franco Sabino ieri mattina insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati da due giorni nelle ricerche del geometra sassarese di 44 anni, scomparso da sabato nelle acque dell’Argentiera durante una battuta di pesca in apnea, ma anche ieri le ricerche si sono concluse senza esito.

In tanti hanno raccolto l’appello dei gruppi sub della provincia, hanno indossato le mute e per tutta la giornata hanno battuto lo specchio d’acqua tra il vecchio borgo minerario e l’insenatura di Porto Palmas dove l’uomo si era immerso sabato pomeriggio. Altri hanno scelto di perlustrare la zona con gommoni, moto d’acqua e piccole imbarcazioni, ma la grande mobilitazione di volontari che ha affiancato la macchina ufficiale dei soccorsi non ha prodotto l’effetto sperato. Dalle prime ore del mattino fino all’imbrunire nella zona della “Frana” anche ieri si erano recati i carabinieri della compagnia di Alghero, la Forestale, i sommozzatori dei vigili del fuoco di Sassari, i mezzi navali della guardia costiera di Alghero e della guardia di finanza. Tutto inutile purtroppo, anche la perlustrazione aerea della zona con gli elicotteri non ha portato a niente. Gian Franco Sabino non si trova e con il passare delle ore si affievoliscono le speranza di trovarlo in vita. Il geometra sassarese si era immerso nelle acque dell’Argentiera sabato dopo pranzo per una battuta di pesca all’aspetto, ma l’allarme è scattato dopo mezzanotte. È stata la fidanzata ad avvisare i carabinieri dopo aver atteso Gian Franco invano per alcune ore.

Il telefono squillava a vuoto e quando la donna ha appreso da un amico che il fidanzato era andato a pescare ha chiamato il 112. I soccorsi sono scattati immediatamente. Sono stati i carabinieri delle compagnia di Porto Torres a localizzare il suo telefono grazie alle celle telefoniche. Il cellulare è stato trovato all’interno della station wagon del geometra parcheggiata davanti alla spiaggia della “Frana”. È da lì che intorno alle due del mattino di domenica si è messa in moto la macchina dei soccorsi. Prima la perlustrazione della zona con i mezzi della guardia costiera, poi dalle prime luci del giorno sono entrati in azione i sub del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Sassari. Fino all’imbrunire non si sono risparmiati e ieri per tutta la giornata hanno fatto lo stesso, ma purtroppo non è servito a niente.

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