La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri 

Il Premio Logudoro ringiovanisce

Bambini protagonisti alla cerimonia di premiazione a San Francesco

17 ottobre 2017
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OZIERI. Sono stati i bambini i principali protagonisti della cerimonia di premiazione del XXXVI Premio Logudoro di poesia e letteratura in limba, svoltasi domenica mattina nella sala conferenze di San Francesco. Accanto alle poesie e ai testi in sardo scritti dai “grandi” e premiati dalla giuria, le poesie scritte dai bimbi delle scuole di Berchidda, Florinas e Ozieri Punta Idda, e da loro stessi recitate, hanno conquistato applausi a scena aperta. Segni che l’intuizione, avuta già da qualche anno dal sodalizio Pirastru Cubeddu Morittu, di aprire le porte del Premio ai più giovani è stata vincente. Tanto che per il futuro si pensa di creare una manifestazione ad hoc, magari con la collaborazione del Premio Ozieri e di altre simili iniziative. Questa l’idea lanciata nel corso della cerimonia dal segretario della giuria Gavino Contu, e accolta con favore dai presenti. Una novità che sancirebbe la sinergia tra i due premi poetici più longevi dell’isola (l’Ozieri risale al 1956 e il Logudoro al 1981, tra i due c’è Posada che però ha saltato alcune edizioni) nel segno di una maggiore divulgazione del messaggio di valorizzazione della limba rivolto ai giovanissimi, i bambini delle scuole elementari e, chissà, anche ai ragazzi delle medie o delle superiori. Largo ai giovani, quindi, come è insito nella formula del Premio Logudoro, che di anno in anno vede crescere la partecipazione di poeti emergenti e che avendo aperto le porte alla sezione in prosa (quest’anno vinta dal Pietro Pala con un intenso racconto su Grazia Deledda girato come corto da Gianni Langiu) sta contribuendo a scoprire nuovi artisti della composizione in limba. (b.m.)

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