La Nuova Sardegna

Sassari

I nuraghi e il vino, L’archeologo Contu li racconta in un libro

di Daniela Deriu
I nuraghi e il vino, L’archeologo Contu li racconta in un libro

Domani la presentazione nella reggia di Santu Antine.  Le cantine locali offriranno un drink ai partecipanti

18 ottobre 2017
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TORRALBA. Domani, giovedì 19 ottobre, a partire dalle 16.30, il nuraghe Santu Antine di Torralba ospiterà la presentazione del libro “Un drink al nuraghe”, l'ultima di oltre trecento pubblicazioni del decano degli archeologi della Sardegna: e cioè Ercole Contu, classe 1924, è in attività dagli anni ’40 del XX secolo.

Sono attribuite a lui le scoperte del Tempio di Domu de Orgìa a Esterzili, dell’altare di Monte d'Accoddi a Sassari, di numerose tombe neolitiche del tipo a domus de janas, tra cui la Tomba Dipinta di Mandra Antine a Thiesi e la Tomba dei Vasi Tetrapodi della necropoli di Santu Pedru ad Alghero, oggetto di una mostra che sta girando la Sardegna.

Suo l’allestimento del Museo Nazionale Giovanni Antonio Sanna a Sassari, concepito negli anni ’70 come un rivoluzionario “museo per tutti”, ultimo progetto di ampio respiro prima di passare dai ruoli della Soprintendenza, che ha diretto dal 1970 al 1975, a quelli dell'Università di Sassari, dove ha ricoperto prestigiosi incarichi come la presidenza della facoltà di Magistero.

Il professore emerito Ercole Contu tornerà per l'occasione al Santu Antine, che è stato da lui indagato e restaurato nel corso degli anni ’60: “Sa domo de su Re”, considerata tra le massime espressioni architettoniche della civiltà nuragica, farà da cornice al racconto della sua ultima avvincente opera.

Un libro dal titolo insolito, scritto con intento divulgativo, che tratta di storie di vino e vignaioli nell’antichità, nel Mediterraneo e in Sardegna, e prende le mosse dall’analisi di un bronzetto con uno strano bastone, interpretato negli studi precedenti come ex voto dedicato da un personaggio claudicante, munito di una gruccia, per condurre in un viaggio sulla produzione e sul consumo del vino che si snoda tra reperti archeologici e fonti storiche.

Il programma prevede i saluti del sindaco di Torralba. Vincenzo Dore, che farà gli onori di casa, e del soprintendente per le province di Sassari e Nuoro, Francesco di Gennaro. I lavori saranno introdotti dall’archeologa Nadia Canu, funzionaria responsabile per la tutela del patrimonio archeologico del Comune di Torralba.

Il libro sarà presentato dall’archeologo Franco Campus, che non solo ha condotto gli ultimi interventi di scavo e restauro al nuraghe di Santu Antine, ma è annoverato tra i massimi esperti della civiltà nuragica. Nel corso della manifestazione saranno proiettate le spettacolari foto dei più importanti complessi nuragici, realizzate dall'Associazione ArcheoFoto Sardegna.

In conclusione si potrà degustare un “drink al nuraghe”, con vini offerti dalle cantine locali. L'evento è organizzato. con il patrocinio della Soprintendenza, dal Comune di Torralba, dalla cooperativa La Pintadera, che gestisce il sito, e dall’editore Carlo Delfino, con la collaborazione dell'Associazione Archeologica Sassarese e l'associazione ArcheoFoto Sardegna.

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