La Nuova Sardegna

Sassari

Arru: «Sgb, l’incorporazione è al traguardo»

Polemica tra l’assessore e Marco Tedde: «La giunta è inconcludente, lavoratori nello sconforto»

02 novembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





PLOAGHE. «Gli ex dipendenti della ex Ipab di Ploaghe sanno bene che è stata questa giunta a risolvere finalmente la situazione di precarietà in cui sono stati lasciati per anni, nonostante maldestri e costosissimi interventi finanziari della precedente giunta che non hanno dato nessun esito positivo. Abbiamo infatti ereditato dalla giunta Cappellacci un ente con una situazione economico-finanziaria disastrosa, che accumulava ogni anno oltre un milione e mezzo di debiti e non pagava dipendenti e fornitori”. Replica così l’assessore della Sanità, Luigi Arru, agli attacchi del consigliere regionale Marco Tedde. E prosegue: «E proprio il fatto che il Governo non abbia impugnato le norme regionali che permettono la stabilizzazione nell’Ats del personale assunto a tempo determinato dimostrano la validità della scelta voluta da questa Giunta e da questa maggioranza. Il complesso iter amministrativo che permetterà il definitivo passaggio del personale dell'ex Ipab al’'Ats si chiuderà nelle prossime settimane in quanto gli uffici regionali stanno concludendo l'esame della documentazione inviata dall’Ats».

Marco Tedde aveva accusato la giunta di aver accumulato un inaccettabile ritardo di oltre un anno per l’approvazione del piano di incorporazione per la rimodulazione dell’offerta assistenziale e delle modalità di assorbimento e inquadramento del personale della Fondazione S. Giovanni Battista di Ploaghe, che secondo il decreto di Pigliaru del giugno del 2016 avrebbe dovuto essere approvato in tempi brevi.

«Questa negligenza – dice Tedde – certifica la sottovalutazione da parte di Pigliaru e Arru dell'irregolarità dello stato giuridico dei dipendenti - che oggi sono considerati precari della Asl nonostante il quadro normativo parli di “assorbimento”- e della posizione dei 35 invisibili fra medici, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti e logopedisti che nella vicenda della soppressione della Fondazione San Giovanni Battista sono stati precipitati in una sacca di oblio. In questi anni -denuncia Tedde- i dipendenti e le loro famiglie sono stati vittime di pesanti distrazioni e negligenze. Con la decisione del consiglio dei ministri di settembre di non impugnare la legge interpretativa di luglio, che precisava che nel trasferimento delle funzioni e dei rapporti giuridici dalla ex Ipab alla Ats debbono ricomprendersi anche i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, eravamo convinti di essere arrivati alla fine della via crucis».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative