La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, 12 imprese si fanno avanti per il Lido Iride

di Salvatore Santoni
Sorso, 12 imprese si fanno avanti per il Lido Iride

Richieste alla Regione per poter effettuare un sopralluogo. Il 20 novembre i termini per le offerte previste nel bando

07 novembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SORSO. La rinascita del lido Iride non è più un miraggio. Una dozzina di imprenditori hanno chiesto alla Regione il sopralluogo obbligatorio previsto dal bando di gara tra le macerie di Platamona. La svolta potrebbe arrivare il 20 novembre, quando scadranno i termini della seconda proroga per la presentazione delle offerte, decretata nelle scorse settimane. In quella data si potrebbe conoscere il nome del nuovo gestore che rilancerà il compendio balneare.

I tentativi. Il primo tentativo strutturale di recupero della struttura balneare risale al 2010, quando l’amministrazione comunale di Sorso impacchettò la riqualificazione del lido Iride insieme a quella di Platamona. La prima prevedeva una finanza di progetto; la seconda veniva garantita dall’accordo di programma con la Regione da 9 milioni di euro. Per raggiungere l’obiettivo venne lanciato un concorso di idee internazionale. Il discorso finì davanti al Tar col secondo classificato che scalzò il primo. Metabolizzato il colpo, il Comune ci riprovò - purtroppo senza successo - nel 2012. Trascorse un altro anno tra proroghe e tentennamenti, e arrivò un’offerta che però venne esclusa perché non rispettava le prescrizioni del bando.

L’ultimo bando. Le novità introdotte nell’ultimo bando del 2017 - predisposto dal Servizio demanio e patrimonio e autonomie locali di Sassari, guidato dal dirigente Giovanni Antonio Carta - cominciano con il canone, che parte da una base di 8.200 euro l’anno e viene determinato in due fasi, considerando la redditività dell’arenile per servizi alla balneazione. Una volta aggiudicata la gara, il concessionario ha un anno di tempo per presentare un progetto di recupero e di riqualificazione del compendio. Il canone verrebbe poi ricalcolato dopo la realizzazione delle opere. Un’altra novità è la possibilità di effettuare demolizioni fino al 64 per cento delle attuali volumetrie. Non sarà dunque possibile buttare giù tutto il vecchio Iride, ma gli imprenditori hanno comunque la possibilità di proporre un progetto molto personalizzato che salvaguardi almeno il 36 per cento delle strutture storiche.

Bando diesel. La nuova formula per l’affidamento del compendio balneare è partita come un diesel. Nonostante le novità messe in campo dalla Regione, alla prima scadenza di metà settembre non sono arrivate offerte. Per questo motivo lo scorso 14 settembre è arrivata la prima proroga della gara, trenta giorni che hanno portato la nuova scadenza dei termini al 20 ottobre. L’allungamento delle scadenze ha dato modo al Servizio demanio e patrimonio e autonomie locali di Sassari di snellire alcuni obblighi del bando, soprattutto nella parte che riguarda l’obbligo di preavviso del sopralluogo obbligatorio. L’ultimo slittamento della chiusura della gara è arrivato nelle scorse settimane. In particolare, la nuova scadenza per la richiesta di chiarimenti sul bando è fissata al 12 novembre. Mentre il termine per presentare le offerte è stato prorogato alle ore 13 del 20 novembre. Di conseguenza, è stata posticipata anche l’apertura delle buste, ora prevista alle 10 del 24 novembre.

Privati interessati. Nel frattempo sulle scrivanie della Regione sono arrivate circa una dozzina le richieste di sopralluoghi, presentate da altrettanti imprenditori stuzzicati dalla nuova formula aperta del bando che non prevede gli investimenti milionari - tra l’altro sull’unghia - richiesti in passato. Resta da capire se l’interesse nel visionare le macerie si tradurrà in offerte concrete. Per sognare la rinascita dell’Iride ne basterebbe una.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative