La Nuova Sardegna

Sassari

Gita fatale in moto, muore un 52enne

di Angelo Mavuli
Gita fatale in moto, muore un 52enne

Tore Fresi, di Sassari, era con altri tre centauri quando si è scontrato con una Fiesta. Negativa all’alcoltest la conducente

12 novembre 2017
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SASSARI. Quella moto era la passione della sua vita. E girare la Sardegna con gli amici – innamorati come lui della due ruote – era uno dei passatempi preferiti. Ieri, però, è stata proprio la sua Honda Custom a tradirlo: Salvatore Fresi, 52enne sassarese, ha perso la vita in uno scontro frontale sulla Castelsardo-Santa Teresa.

Una curva e un’auto in arrivo dalla corsia opposta, non è ancora chiaro cosa possa essere accaduto su quella strada, di sicuro Tore non è riuscito a evitare in alcun modo l’impatto con una Ford Fiesta nel tratto compreso fra le località Lu Colbu e Lu Beccu, già teatro in passato, soprattutto durante la stagione estiva, di incidenti stradali gravi, qualcuno anche mortale. Secondo una prima ricostruzione, il motociclista – che viaggiava in compagnia di altri quattro amici, ognuno con la propria moto – nell’affrontare una curva avrebbe allargato troppo la traiettoria finendo per invadere la corsia opposta di marcia. A bordo della Ford Fiesta c’era una donna, Barbara Spano, 47 anni, di Valledoria. Lo scontro è stato terribile e Fresi è morto sul colpo. Quando da Badesi è arrivata l’ambulanza del 118 – e successivamente anche l’elicottero – non c’era più niente da fare per il 52enne.

La donna alla guida della Fiesta – che è risultata negativa all’esame dell’alcoltest fatto dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Tempio – è rimasta per fortuna solo lievemente ferita e le sono stati assegnati cinque giorni di cura. Il traffico è rimasto bloccato fino alle 18.30 in quel tratto di strada, per consentire ai mezzi di soccorso di lavorare. Sul posto sono intervenuti da Tempio anche i vigili del fuoco.

Ora saranno le indagini dei carabinieri di Tempio, coordinati dal capitano Ilaria Campeggio, a dare qualche certezza in più sulla dinamica dell’incidente. In base a una prima ricostruzione emersa dai rilievi e da qualche testimonianza – ma ovviamente è tutto da verificare – il motociclista (che viaggiava in direzione di Santa Teresa di Gallura), potrebbe aver cercato di evitare una buca o un animale senza riuscire poi a raddrizzare la moto e a rimettersi nella propria corsia. «L’urto – ha raccontato un automobilista ancora sotto choc che seguiva l’Honda a breve distanza – è stato terribile. Un rumore fortissimo che mi risuona ancora nelle orecchie e che mi sta tormentando. C’erano pezzi di carrozzeria che volavano ovunque. Una scena difficile da dimenticare». Il resto del suo racconto è la consueta terribile cronaca che fa da cornice agli incidenti stradali. Le auto che si fermano, la gente che corre, l’arrivo dell’ambulanza, dei carabinieri e dell’elicottero e infine, «la brutta sensazione di impotenza quando ti rendi conto che quell’uomo disteso a terra è morto senza che tu abbia avuto la possibilità di fare qualcosa per salvargli la vita».

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