La Nuova Sardegna

Sassari

Sala prove per le band: tutto pronto ma è chiusa

di Gavino Masia
Sala prove per le band: tutto pronto ma è chiusa

L’assessora Nuvoli promette: «Bando pubblico per la gestione all’inizio del 2018» La struttura è costata 160mila euro, i gruppi musicali sono costretti a emigrare

25 novembre 2017
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha aperto per la prima volta gli spazi del Centro di creatività giovanile, al piano terra della Casa delle Associazioni, in previsione dell’avvio delle procedure ad evidenza pubblica per la gestione della sala musica e della sala computer. Lo spazio dedicato ai giovani è stato finanziato con 160mila euro dopo la presentazione di un progetto dell’amministrazione Mura - che prevedeva una sala di registrazione per i ragazzi che nel tempo libero volevano dedicarsi alle attività musicali - ma a distanza di diversi anni non è mai entrato in funzione perché la risposta degli amministratori di turno era sempre la stessa. Ossia mancava qualcosa per avviare il Centro: mesi fa il sindaco Sean Wheeler, rispondendo a una interrogazione, aveva detto che non c’era ancora l’applicazione del neon nella sala prove, mentre qualche mese dopo l’assessore al Bilancio Domenico Vargiu, durante una riunione della commissione Patrimonio, diceva che era necessario fare un Regolamento per l’utilizzo delle due sale.

«Daremo mandato agli uffici di procedere all'elaborazione di un bando che possa essere pubblicato nei primi mesi dell'anno – dice l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – e vorremmo che si creasse una forte sinergia tra le associazioni: in questo modo il Centro potrà davvero diventare una delle principali realtà culturali e aggregative della città». A Porto Torres ci sono diverse e talentuose band musicali che necessitano di provare in luoghi come il Centro, dove esistono sala prove e di registrazione in cui i giovani musicisti potrebbero sviluppare ulteriormente la passione per la musica. E invece si trovano da anni a trovare spazi angusti in alcune cantine private o a pagare denari per poter registrare singoli o Cd nelle costose sale di incisione. Diverse associazioni cittadine hanno comunque mostrato il loro interesse verso la gestione del Centro e l'auspicio è quello di trasformare questi spazi in luoghi dove arti, cultura e musica possano trovare da subito la più ampia forma di espressione.

«Nello stabile si potrebbero creare attività laboratoriali di pittura – aggiunge l’assessora –, letteratura, teatro, cinema e tutto quello che creativamente può attrarre più bambini e giovani possibili: c'è anche una stanza in cui sono presenti dei personal computer, che potrebbe essere dedicata a progetti innovativi e di professionalizzazione».

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