La Nuova Sardegna

Sassari

Case dei pensionati, il Comune verifica posizione di 13 famiglie

di Gavino Masia

Accertamenti disposti per stabilire se tutti hanno i requisiti per occupare gli alloggi popolari Il sindaco Wheeler: «Indagine necessaria per ottimizzare le poche strutture di nostra proprietà»

09 dicembre 2017
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PORTO TORRES. Nella ricognizione del patrimonio comunale voluto dall’amministrazione pentastellata sono entrate nel mirino le cosiddette “case dei pensionati” dove risiedono tredici famiglie. A quanto pare i residenti sarebbero stati invitati a fornire in tempi brevi le prove sui requisiti che giustifichino la loro presenza in quelle abitazioni, oppure motivare l’eventuale morosità. Nei giorni scorsi si sono visti gli agenti della polizia locale girare per gli appartamenti che hanno l’ingresso nella parte terminale di viale delle Vigne (vicino alla rotatoria per la bretella stradale), pare incaricati di eseguire verifiche che riguardano il diritto o meno degli affittuari di abitare nelle case comunali.

«Allo stato attuale non c’è nessuno sfratto autorizzato dall’amministrazione – dice il sindaco Sean Wheeler – ma abbiamo messo a conoscenza delle famiglie che vi risiedono che stiamo cercando di capire come ottimizzare, attraverso bando pubblico, quelle poche strutture di proprietà comunale». Le “case dei pensionati” sono state concesse dal Comune nel 1974 e nel corso degli anni hanno cambiato diversi affittuari. «Nel passato si è agito secondo criteri che all’epoca forse era opportuno fare – aggiunge Wheeler – ma oggi il disagio abitativo sofferto dalle famiglie portotorresi è diventato un vero e proprio problema: stiamo facendo degli approfondimenti per cercare di capire se le persone che risiedono nelle case hanno titolo a starci e per quale motivo. Sembra che ci sia una famiglia che probabilmente è già beneficiaria di un’altra abitazione e, dopo i controlli, risultano anche altre incongruenze». Circa tre anni fa un nucleo familiare di quattro unità aveva occupato abusivamente un appartamento sfitto delle case comunali, con padre e due figli disoccupati e moglie con patologie mediche di una certa gravità. Una situazione critica attenuata in quei giorni dalla generosità di alcuni cittadini che avevano provveduto all’acquisto di viveri per sostenere la famiglia indigente. Il problema casa è da diversi anni una delle emergenze importanti nel territorio comunale, che in un periodo di grave crisi si sta amplificando con l’occupazione di case e strutture pubbliche da parte di famiglie in estrema povertà. L’amministrazione comunale ha deciso di valutare per intero l’entità del proprio patrimonio comunale e da qualche settimana in forza all’organico dell’Ente c’è un nuovo funzionario (proveniente dal Comune di Alghero) che si sta occupando quasi esclusivamente della ricognizione degli immobili pubblici di proprietà. La speranza delle famiglie delle “case dei pensionati” è che il loro Natale non diventi improvvisamente amaro, tanto da costringerle ad abbandonare un tetto sicuro e andare poi ad ingrossare il numero degli assistiti dai Servizi sociali.

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