Sette giorni senza linea Adsl a San Nicola
Disagi per le aziende che operano nella zona industriale ma problemi anche per le famiglie
13 dicembre 2017
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OZIERI. Un’intera settimana di disagi nel quartiere di San Nicola, dove per sette giorni, da martedì scorso sino a ieri pomeriggio, la rete Adsl di Tim è andata in blocco per un non meglio precisato guasto. Disagi per le famiglie ma anche e soprattutto per le aziende, che hanno visto bloccati i contatti con clienti e fornitori, Pos e operazioni bancarie, comunicazioni varie.
Disagio che si è ripercosso sulla clientela non solo locale, come avvenuto per esempio nel centro revisioni delle automobili, che era impossibilitato a eseguire le revisioni stesse: tutte, alcune delle quali nel frattempo scadute, sono rimaste bloccate in attesa del ripristino delle linee.
Chi ha potuto si è arrangiato con i telefonini, consumando i costosi “giga” delle linee mobili, ma non sempre è stato possibile. Giga consumati dai privati soprattutto sui social, dove è partito un fitto scambio di informazioni che ha visto intervenire anche alcuni solerti dipendenti Tim che hanno cercato di dare tutte le informazioni possibili e di placare gli animi.
Ma cosa è successo? Di preciso non si sa, e si è detto tutto e il contrario di tutto: dalla rottura di cavi nel corso di un intervento di manutenzione al danno provocato addirittura da un atto di vandalismo.
Dai call center della Tim non si è saputo praticamente nulla, poiché gli operatori, che loro malgrado non erano in possesso di informazioni precise, si sono arrampicati sugli specchi cercando varie giustificazioni. Resta lo strascico di una settimana di blocco: «un danno che auspichiamo ci venga rimborsato in bolletta - dice una commerciante - come promesso da Tim che ci ha detto di contattare il numero verde non appena il danno fosse stato riparato».
E c’è chi pensa a una raccolta firme per dare maggior voce a tale richiesta. (b.m.)
Disagio che si è ripercosso sulla clientela non solo locale, come avvenuto per esempio nel centro revisioni delle automobili, che era impossibilitato a eseguire le revisioni stesse: tutte, alcune delle quali nel frattempo scadute, sono rimaste bloccate in attesa del ripristino delle linee.
Chi ha potuto si è arrangiato con i telefonini, consumando i costosi “giga” delle linee mobili, ma non sempre è stato possibile. Giga consumati dai privati soprattutto sui social, dove è partito un fitto scambio di informazioni che ha visto intervenire anche alcuni solerti dipendenti Tim che hanno cercato di dare tutte le informazioni possibili e di placare gli animi.
Ma cosa è successo? Di preciso non si sa, e si è detto tutto e il contrario di tutto: dalla rottura di cavi nel corso di un intervento di manutenzione al danno provocato addirittura da un atto di vandalismo.
Dai call center della Tim non si è saputo praticamente nulla, poiché gli operatori, che loro malgrado non erano in possesso di informazioni precise, si sono arrampicati sugli specchi cercando varie giustificazioni. Resta lo strascico di una settimana di blocco: «un danno che auspichiamo ci venga rimborsato in bolletta - dice una commerciante - come promesso da Tim che ci ha detto di contattare il numero verde non appena il danno fosse stato riparato».
E c’è chi pensa a una raccolta firme per dare maggior voce a tale richiesta. (b.m.)
