La Nuova Sardegna

Sassari

Gli Statuti sassaresi parlano per la prima volta in immagini

di Antonio Meloni
Gli Statuti Sassaresi
Gli Statuti Sassaresi

Gli studenti del Dipartimento di Architettura li hanno riscritti usando il linguaggio della grafica. A settecento anni di distanza la carta costituzionale della città tradotta in modo comprensibile a tutti 

18 dicembre 2017
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SASSARI. Chissà se il legislatore del XII secolo avrebbe mai immaginato che settecento anni più tardi il testo degli Statuti sassaresi sarebbe stato “riscritto” con il linguaggio creativo della grafica. Un’operazione ardita se si considera che il testo della costituzione del Comune, redatto in latino medievale, non è corredato da alcuna immagine e la traduzione in italiano, attualmente disponibile, non gode del favore dei filologi.

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Eppure, il lavoro realizzato dagli studenti al primo anno del dipartimento di Architettura dell’università, guidati da Nicolò Ceccarelli che, con Marco Sironi, coordina il laboratorio di animazione e design del Dadu, è decisamente straordinario. I primi risultati sono stati illustrati nei giorni scorsi nell’Archivio storico del Comune di Sassari, dove l’antica pergamena è gelosamente custodita. Proprio da lì, dall’istituto di via Insinuazione, diretto da Paolo Cau, in occasione del settecentesimo anniversario del documento, ha mosso i primi passi il progetto di reinterpretazione in chiave grafica di una delle più importanti testimonianze del Medioevo sardo. Per diversi mesi ventuno studenti del dipartimento di Architettura di Alghero hanno analizzato il testo dell’antica costituzione comunale individuando temi, creando relazioni, ricostruendo personaggi e mestieri, entrando, per così dire, nella complessa dimensione della realtà medievale sassarese. Il testo è stato letteralmente passato al setaccio con l’intento di arrivare a quella sintesi estrema che, mescolata alla creatività, ha consentito la trasposizione di una prosa ostica e complessa in un linguaggio intuitivo e divertente come quello dei pittogrammi. «Si tratta – ha spiegato Nicolò Ceccarelli – di trovare il modo con cui visualizzare le idee ripulendo i concetti per arrivare a una forma di semplicità estrema come quella dell’icona, del segno grafico che rimanda a un concetto anche complesso».

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Un sistema grazie al quale argomenti difficili possono essere riproposti e resi fruibili ai non addetti ai lavori per arrivare a quella divulgazione che è alla base della conoscenza. Così, per esempio, l’articolato sistema di avvicendamento dei componenti del consiglio degli anziani è stato reso da un’animazione grafica che ne illustra la rotazione. Cariche e mestieri dell’antico sistema economico sono stati reinterpretati con l’impiego della moderna infografica, il sistema metrico e di pesatura delle merci, i reati e le pene, perfino la comparazione con la Carta De Logu, documento fondamentale che, assieme agli Statuti, consente di ricostruire buona parte di un periodo storico relativamente avaro di testimonianze. Le possibili applicazioni di un lavoro come questo sono molteplici. Basti pensare ai piccoli studenti delle elementari e alla possibilità di spiegare con un sistema semplice e creativo testi importanti, ma complessi altrimenti inaccessibili. «È un modo diverso di promuovere la divulgazione scientifica – prosegue Ceccarelli – per facilitare la comprensione di testi difficili alla luce delle trasformazioni in atto nel mondo della comunicazione, uno scenario complesso in cui i ragazzi, sempre più, dovranno sapersi muovere con disinvoltura».

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Intanto c’è da dire che il progetto ha già varcato i confini regionali perché è stato presentato nei mesi scorsi, con grande successo, alla conferenza internazionale “Comunicating complexity” che si svolge ogni anno a Tenerife. Si tratta della prima fase, è stato spiegato mercoledì sera, durante la presentazione a Sassari, perché l’obiettivo finale è quello di arrivare alla realizzazione di animazioni, brevi video, magari di un volume o una mostra grazie ai quali garantire la più ampia divulgazione di un documento fondamentale per la storia di Sassari e della Sardegna.
 

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