La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco: «A Villanova nessun ritardo, si lavora»

di Leonardo Arru
Il sindaco: «A Villanova nessun ritardo, si lavora»

Replica alla minoranza sulla gestione del nuraghe Appiu e l’elettrificazione «L’affidamento del sito archeologico con un bando e non alla solita cooperativa»

31 dicembre 2017
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VILLANOVA MONTELEONE. «C’è chi tenta di raccontare, probabilmente in mala fede, un quadro diverso dalla realtà dei fatti». Replica del sindaco Quirico Meloni sulle accuse formulate dalla minoranza consiliare per i ritardi nella gestione dei siti archeologici e nell’elettrificazione rurale,

«Non era possibile attivare la procedura per l’affidamento della gestione dei siti archeologici – afferma Meloni – prima della formale comunicazione della Regione, relativamente al contributo finanziario a favore del Comune, pervenuta solo nel mese di aprile 2017, e ciò perché non consentito dalle nuove norme sul bilancio comunale»

Il sindaco spiega che successivamente è stato adottato il bando, e, nonostante le denunce della minoranza per bloccare le operazioni di gara, si è arrivati all’affidamento provvisorio alla cooperativa Silt di Alghero, che, però, ha rinunciato. E’ stato interpellato tempestivamente l’Inps per il rilascio della certificazione contributiva sulla seconda classificata, verifica pervenuta nei giorni scorsi».

Quindi nessun ritardo, a parere del primo cittadino «se non il rispetto dei tempi dettati dalla normativa in vigore, e non appena concluse le verifiche, si procederà all’affidamento del relativo servizio. Al riguardo evidenzio come, con l’amministrazione Monti, gli affidamenti erano più celeri e meno complicati. Infatti, si procedeva sistematicamente con affidamenti diretti, senza gare ad evidenza pubblica,e indirizzati sempre alla stessa cooperativa. Oggi, invece, si lavora diversamente, e si adottano le procedure a bando pubblico per garantire a tutti la possibilità di partecipare alla gare».

Replica anche sul secondo argomento sollevato dalla minoranza. « Per i ritardi nell’attivazione della rete di elettrificazione rurale – continua Meloni – le carte parlano chiaro. Così, documenti alla mano, è facilmente dimostrabile che la responsabilità è imputabile a lui ed al progetto presentato dalla sua amministrazione nel 2004, progetto nato male e programmato peggio. La sua progettazione prevedeva la sola realizzazione di linee di media tensione, precludendo di fatto l’allaccio elettrico alle singole aziende agricole. Quindi, con l’allora assessore Giovanni Piras, abbiamo impegnato, tra fondi regionali e comunali, oltre 52mila euro per completare la rete di elettrificazione rurale. Quindi è grazie a questa amministrazione comunale a guida Meloni che avremo una rete di elettrificazione rurale, altrimenti da “buttare”. Peraltro, a causa di una palese incompetenza nella programmazione e gestione iniziale del progetto di elettrificazione rurale, l’allora sindaco Monti, non aveva neanche acquisito tutte le autorizzazioni e i necessari certificati di conformità dei componenti della linea elettrica realizzata. Certificati e autorizzazioni che questa amministrazione ha recuperato. In questi giorni si stanno definendo le convenzioni con i proprietari dei terreni, così da procedere a breve alla consegna all’Enel e messa in funzione della rete elettrica».

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