Alghero aspetta il nuovo ospedale
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Un momento dell'inaugurazione della sede Ats a SassariIl sindaco Bruno chiede all’Ats di accelerare la costruzione. Ambulatorio Parkinson, qualcosa si muove
15 gennaio 2018
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SASSARI. L’inaugurazione ufficiale della nuova sede regionale dell’Azienda tutela della salute (Ats), nello storico ex ospedale di piazza Fiume, è stata l’occasione avant’ieri per fare il punto sulla sanità dopo la riforma delle rete ospedaliera, ma anche per presentare una serie di rivendicazioni da parte di associazioni e sindaci che sperano con la riforma di vedere conclusi progetti e aspettative.
Tra le voci che si sono fatte sentire quella del sindaco di Alghero Mario Bruno che sabato stesso ha inviato al direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, e al direttore dell’Area Socio Sanitaria Locale di Sassari, Giuseppe Pintor. Due le richieste del primo cittadino algherese. La prima è quella di accelerare la costruzione del nuovo ospedale – previsto nel piano sanitario regionale e finanziato nel 2018 e con Fondi Fas». La seconda richiesta riguarda «l’attivazione delle specialità previste nel presidio di primo livello Alghero-Ozieri, e cioè Rianimazione e Terapia intensiva polispecialistica, oltre alle discipline di Oncologia e Lungodegenza.
Per definire il crono programma della realizzazione del nuovo ospedale e l’accelerazione dell’attivazione delle specialità, Bruno chiede un incontro ai due manager. «Si sente forte in città e nel territorio dell’intera area socio-sanitaria sassarese – afferma Bruno – l’esigenza di migliorare i servizi e innalzare gli standard qualitativi di erogazione nelle prestazioni, così da accorciare le liste d’attesa e garantire quei livelli di assistenza necessari e perseguiti con la riforma. E' anche per questo che la realizzazione di una nuova e moderna struttura ospedaliera, garantirebbe una moderna offerta socio-sanitaria di cui la città ed il suo hinterland, i residenti e gli ospiti, hanno davvero bisogno».
Non sono le sole richieste che arrivano ai responsabili della sanità. L’associazione Parkinson Sassari, attraverso il suo presidente Franco Simula, ha sollecitato Moirano a risolvere il problema dell’attuale mancanza di un centro ambulatoriale per i malati, chiuso da giugno scorso, e di strutture dove i parkinsoniani possano svolgere attività motorie e fisioterapiche e ricevere un tipo di assistenza adeguata ad alleviare la sintomatologia del morbo. La situazione è all’attenzione del dg e soluzioni potrebbero arrivare presto.
Intanto per la conquista della sede Ats a Sassari, ha espresso soddisfazione il sindaco Nicola Sanna: «È un atto concreto che riconosce a Sassari un ruolo guida e che pone la città in dialogo con l’intero territorio isolano. Le città sarde grazie alla riforma sanitaria e della rete ospedaliera, assumono un ruolo fondamentale». Fiducioso in un miglioramento dell’assistenza è anche il consigliere regionale del Pd, Salvatore Demontis: «L’Ats ha potuto iniziare a funzionare da pochi mesi perché prima non aveva il piano aziendale, poiché il consiglio regionale non aveva ancora approvato la nuova rete ospedaliera. Da ora in poi potremmo valutare i cambiamenti che ci aspettiamo e il lavoro dei manager che abbiamo scelto: sono sicuro che ci saranno miglioramenti importanti».
Tra le voci che si sono fatte sentire quella del sindaco di Alghero Mario Bruno che sabato stesso ha inviato al direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, e al direttore dell’Area Socio Sanitaria Locale di Sassari, Giuseppe Pintor. Due le richieste del primo cittadino algherese. La prima è quella di accelerare la costruzione del nuovo ospedale – previsto nel piano sanitario regionale e finanziato nel 2018 e con Fondi Fas». La seconda richiesta riguarda «l’attivazione delle specialità previste nel presidio di primo livello Alghero-Ozieri, e cioè Rianimazione e Terapia intensiva polispecialistica, oltre alle discipline di Oncologia e Lungodegenza.
Per definire il crono programma della realizzazione del nuovo ospedale e l’accelerazione dell’attivazione delle specialità, Bruno chiede un incontro ai due manager. «Si sente forte in città e nel territorio dell’intera area socio-sanitaria sassarese – afferma Bruno – l’esigenza di migliorare i servizi e innalzare gli standard qualitativi di erogazione nelle prestazioni, così da accorciare le liste d’attesa e garantire quei livelli di assistenza necessari e perseguiti con la riforma. E' anche per questo che la realizzazione di una nuova e moderna struttura ospedaliera, garantirebbe una moderna offerta socio-sanitaria di cui la città ed il suo hinterland, i residenti e gli ospiti, hanno davvero bisogno».
Non sono le sole richieste che arrivano ai responsabili della sanità. L’associazione Parkinson Sassari, attraverso il suo presidente Franco Simula, ha sollecitato Moirano a risolvere il problema dell’attuale mancanza di un centro ambulatoriale per i malati, chiuso da giugno scorso, e di strutture dove i parkinsoniani possano svolgere attività motorie e fisioterapiche e ricevere un tipo di assistenza adeguata ad alleviare la sintomatologia del morbo. La situazione è all’attenzione del dg e soluzioni potrebbero arrivare presto.
Intanto per la conquista della sede Ats a Sassari, ha espresso soddisfazione il sindaco Nicola Sanna: «È un atto concreto che riconosce a Sassari un ruolo guida e che pone la città in dialogo con l’intero territorio isolano. Le città sarde grazie alla riforma sanitaria e della rete ospedaliera, assumono un ruolo fondamentale». Fiducioso in un miglioramento dell’assistenza è anche il consigliere regionale del Pd, Salvatore Demontis: «L’Ats ha potuto iniziare a funzionare da pochi mesi perché prima non aveva il piano aziendale, poiché il consiglio regionale non aveva ancora approvato la nuova rete ospedaliera. Da ora in poi potremmo valutare i cambiamenti che ci aspettiamo e il lavoro dei manager che abbiamo scelto: sono sicuro che ci saranno miglioramenti importanti».