La Nuova Sardegna

Sassari

l’inchiesta sulla turbativa d’asta 

Tre richieste di rinvio a giudizio per tentata estorsione

Tre richieste di rinvio a giudizio per tentata estorsione

SASSARI. Nell’inchiesta per turbativa d’asta e tentata estorsione ai danni dell’avvocato sassarese di 44 anni Alessandro Gosmino, alle precedenti richieste di rinvio a giudizio – per Bastianino...

24 gennaio 2018
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SASSARI. Nell’inchiesta per turbativa d’asta e tentata estorsione ai danni dell’avvocato sassarese di 44 anni Alessandro Gosmino, alle precedenti richieste di rinvio a giudizio – per Bastianino Sannitu, 62 anni, ex assessore regionale e vicepresidente della giunta Cappellacci, Antonio Stefano Casu, 53 anni, suo compaesano, e l’avvocato olbiese Luca Tamponi, 48 anni – si aggiungono quelle per l’avvocato Michele Torre, di 51 anni, Antonello Gavino Beccu, anche lui di 51 anni residente a Olbia ma originario di Berchidda ed Emilio Gabriele Soddu, 60 anni di Berchidda. Agli ultimi tre è contestata solo la tentata estorsione. Accuse meno pesanti, dunque, perché avrebbero avuto un ruolo marginale nella vicenda che, come sostengono gli avvocati della difesa, «avremo modo di chiarire pienamente davanti al giudice. L’udienza preliminare è stata fissata per tutti e sei gli imputati per il prossimo 28 marzo.

Secondo gli inquirenti tutti si sarebbero attivati, a vario titolo, per aiutare Casu a rientrare in possesso di un suo terreno acquistato a un’asta giudiziaria a Tempio dall’avvocato Gosmino. A condurre l’inchiesta che a luglio dell’anno scorso mandò agli arresti domiciliari Sannitu, Casu e Tamponi (poi scarcerati) è il sostituto procuratore della Repubblica di Sassari, Giovanni Porcheddu. Tutto era partito da alcuni proiettili recapitati per posta a Gosmino. Lo scopo era quello di costringere il legale a cedere quel terreno e un’azienda agrituristica ma anche convincerlo a non partecipare a un’ulteriore vendita per un altro lotto dello stesso appezzamento. Per gli investigatori per raggiungere questo obiettivo sarebbero appunto scesi in campo avvocati e politici. Un’escalation di intimidazioni che secondo il pm si traduce in due ipotesi di reato: turbativa d’asta e tentata estorsione.

Intanto ieri un perito – su incarico del magistrato – ha avviato accertamenti non ripetibili sul cellulare di Alessandro Gosmino. (na.co.)

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