La Nuova Sardegna

Sassari

Ossi, ex sindaco multato per insulti al consigliere

di Nadia Cossu
Ossi, ex sindaco multato per insulti al consigliere

Il fatto risale al 2013, imputato di diffamazione l’ex-primo cittadino Lubinu Nel giornale che dirigeva “Intro sa Idda” frasi offensive sul capo dell’opposizione

25 gennaio 2018
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OSSI. Cinquecento euro di multa per quelle frasi che Pasquale Lubinu, all’epoca sindaco di Ossi, aveva pubblicato nel giornale locale “Intro sa Idda” di cui lui era direttore responsabile. Frasi rivolte a Gavino Cassano, già sindaco del paese e in quel momento consigliere dell’opposizione.

Ed era stato proprio Cassano a denunciare Lubinu per diffamazione aggravata a mezzo stampa e a farlo finre in un’aula di tribunale. Il giudice Maria Antonietta Crobu, nel processo che si è concluso due giorni fa, non ha riconosciuto le aggravanti (aver attribuito fatti determinati e l’offesa a mezzo stampa) e ha condannato l’imputato a pagare una multa di 516 euro e una provvisionale di mille euro.

La storia risale all’ottobre del 2013 quando nell’edizione numero 10 del giornale, nella pagina dedicata alla satira politica delle vicende del paese, compaiono le seguenti frasi: “prendere in giro tutto il consiglio comunale”, “pirla”, “aver aperto abitualmente la posta diretta al Comune, decidendo cosa protocollare e cosa chiudere nel cassetto”. Tre considerazioni che non piacquero a Cassano che per tutta risposta denunciò il direttore, ossia Lubinu.

Quest’ultimo in sede processuale aveva dato una spiegazione a quelle frasi incriminate. Il 23 settembre del 2013 il consiglio era stato convocato con diversi argomenti all’ordine del giorno tra cui un regolamento. «Siccome i regolamenti sono a volte di molte pagine, vengono inviati a casa dei consiglieri almeno 10 giorni prima affinché li leggano – era stata la difesa – Nonostante questo, Cassano il 23 ha chiesto di rinviare la discussione perché aveva bisogno di tempo. La maggioranza (pur non essendo obbligata) accoglie la richiesta. La seduta si aggiorna al 7 ottobre e Cassano avanza dubbi sulla lettera di convocazione del consiglio». L’articolo uscito su Intro sa Idda si riferisce quindi a questo episodio specifico e descrive tutta questa vicenda come una “presa in giro”. Quanto alla parola “pirla”, lo stesso Cassano, costituitosi parte civile, in dibattimento aveva dichiarato di non essersi sentito offeso.

«Ho appreso con stupore della sentenza – è stato il commento di Lubinu – In attesa di leggere le motivazioni non posso che manifestare meraviglia perché dal dibattimento mi sembrava fosse emerso chiaramente da un lato il comportamento contraddittorio dell’opposizione nelle sedute del 23 settembre e del 7 ottobre 2013, dall’altro il modo col quale veniva aperta e gestita la posta dall’allora sindaco del Comune di Ossi. Uno dei due articoli contestati, tra l’altro, era apparso nella rubrica di satira e andava letto in un contesto satirico e di critica politica». «Attendiamo la motivazione e poi ricorreremo in appello» ha annunciato l’avvocato Liliana Pintus.

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