La Nuova Sardegna

Sassari

Il giudice assolve il titolare di Pippolandia

di Nadia Cossu

Ittiri, nessuna sofferenza per gli animali ospitati nel canile. «Nella struttura era tutto regolare»

30 gennaio 2018
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ITTIRI. La lunga vicenda che per anni ha turbato le tranquille giornate degli ospiti del canile Pippolandia di Ittiri arriva a conclusione in tribunale anche sotto il profilo penale.

Il giudice Silvia Guareschi ha infatti assolto il titolare della struttura. Giuseppe Casu era accusato di “frode nelle pubbliche forniture” (in sostanza gli veniva contestato di aver preso soldi dal Comune senza provvedere a dare da mangiare ai cani) e di aver tenuto gli stessi animali “in condizioni incompatibili con la loro natura provocando loro gravi sofferenze”. «Il fatto non sussiste» ha detto però il giudice, accogliendo la richiesta di assoluzione dell’avvocato Stefano Porcu e respingendo quella di condanna (a sette mesi e al pagamento di 1500 euro di multa) del pubblico ministero Simone Sassu.

Due anni fa il canile era stato messo sotto sequestro preventivo. Ma dopo pochissimo tempo il tribunale del Riesame aveva disposto la rimozione dei sigilli. Decisione contro la quale era stato presentato ricorso in Cassazione. Ma anche la Suprema corte aveva stabilito che all’interno di Pippolandia fosse tutto regolare e aveva dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Sassari contro il dissequestro della struttura.

Il canile – che ha una autorizzazione per accogliere circa 500 cani e al momento del sequestro ne aveva poco più di 300 – era stata chiusa a seguito di una denuncia presentata dalla Lega nazionale per la difesa del cane e sulla base di un rapporto predisposto dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione.

In quell’occasione il canile era stato affidato in custodia giudiziaria alla portavoce della sezione di Alghero della stessa associazione. Di fatto, la Procura non aveva contestato casi di maltrattamenti di animali bensì l’articolo 727 comma 2 del codice penale che punisce «chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura».

Ma i vari controlli effettuati da polizia municipale, Asl e carabinieri del Nas non avevano mai evidenziato difformità nella struttura e nella gestione del canile. Ed era stato ordinato il dissequestro.

A Pippolandia sono ospitati animali “inviati” dal Comune di Sassari e da altre amministrazioni pubbliche del territorio. La struttura accoglie anche le scolaresche nell’ambito di progetti studiati per sensibilizzare i bambini sul fenomeno del randagismo, dell’abbandono e del maltrattamento degli animali, purtroppo sempre molto diffuso.

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