barca affondata
La soluzione del giallo nelle immagini registrate
PORTO TORRES. Proseguono le indagini della Guardia di finanza di Sassari - aperte a tutte le ipotesi - sul furto e l’affondamento della barca a motore di 14 metri “Stella del Sud”. La motovedetta...
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PORTO TORRES. Proseguono le indagini della Guardia di finanza di Sassari - aperte a tutte le ipotesi - sul furto e l’affondamento della barca a motore di 14 metri “Stella del Sud”.
La motovedetta delle Fiamme gialle staziona infatti da una settimana nelle acque del golfo dell’Asinara per seguire da vicino le ispezioni dei sommozzatori nei luoghi dove l’imbarcazione è colata a picco e soprattutto per raccogliere elementi utili all’indagine.
La vicenda ha suscitato un grande clamore in porto e ha messo a nudo la mancanza di controlli elettronici o con vigilantes nel perimetro dello scalo più vicino alla città.
Le immagini delle telecamere installate nel pontile sono ancora al vaglio della guardia finanza, per identificare quelle due persone sul gommone che hanno fatto improvvisamente la loro comparsa vicino alla “Stella del Sud”.
Rimane l’assoluto riserbo da parte degli inquirenti sull’intera vicenda, ma a quanto pare esiste una pista ben precisa che potrebbe avere sviluppi interessanti a breve. I rappresentanti dell’associazione Endas di Sassari a cui appartiene l’imbarcazione – il presidente Andrea Perrone e il padre Stefano – da ieri mattina si stavano attivando per individuare la ditta che dovrà tirare su dal fondo del mare la barca e poi rimorchiarla all’interno del porto.
Proprio ieri mattina alcuni sub autorizzati dalla Capitaneria di porto hanno effettuato delle riprese subacquee al relitto, adagiato nel fondale a 28 metri, che sono propedeutiche alle operazioni di recupero.
Ora bisogna attendere che i fiduciari della barca riescano a trovare subito l’imprenditore che accetti di fare il lavoro subacqueo e che ci siano ottime condizioni meteo marine per effettuare il recupero questa settimana. (g.m.)
La motovedetta delle Fiamme gialle staziona infatti da una settimana nelle acque del golfo dell’Asinara per seguire da vicino le ispezioni dei sommozzatori nei luoghi dove l’imbarcazione è colata a picco e soprattutto per raccogliere elementi utili all’indagine.
La vicenda ha suscitato un grande clamore in porto e ha messo a nudo la mancanza di controlli elettronici o con vigilantes nel perimetro dello scalo più vicino alla città.
Le immagini delle telecamere installate nel pontile sono ancora al vaglio della guardia finanza, per identificare quelle due persone sul gommone che hanno fatto improvvisamente la loro comparsa vicino alla “Stella del Sud”.
Rimane l’assoluto riserbo da parte degli inquirenti sull’intera vicenda, ma a quanto pare esiste una pista ben precisa che potrebbe avere sviluppi interessanti a breve. I rappresentanti dell’associazione Endas di Sassari a cui appartiene l’imbarcazione – il presidente Andrea Perrone e il padre Stefano – da ieri mattina si stavano attivando per individuare la ditta che dovrà tirare su dal fondo del mare la barca e poi rimorchiarla all’interno del porto.
Proprio ieri mattina alcuni sub autorizzati dalla Capitaneria di porto hanno effettuato delle riprese subacquee al relitto, adagiato nel fondale a 28 metri, che sono propedeutiche alle operazioni di recupero.
Ora bisogna attendere che i fiduciari della barca riescano a trovare subito l’imprenditore che accetti di fare il lavoro subacqueo e che ci siano ottime condizioni meteo marine per effettuare il recupero questa settimana. (g.m.)