La Nuova Sardegna

Sassari

Nughedu, 300mila euro per la casa di riposo

Nughedu, 300mila euro per la casa di riposo

Iniziati i lavori per la ristrutturazione dell’edificio che ospitava le scuole. L’apertura prevista nel 2019

10 febbraio 2018
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NUGHEDU SAN NICOLÒ. Sono già iniziati i lavori del secondo lotto per la ristrutturazione dell’ex edificio scolastico che sarà adibito a comunità alloggio integrata per anziani. Un’opera da 300mila euro, fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale che con questo progetto ha restituito una nuova vita all’edificio scolastico, costruito nel 1958 e in disuso da quando le scuole di Nughedu sono state chiuse e gli alunni trasferiti a Ozieri. Lo stabile, a seguito di una serie di interventi effettuati nel corso degli anni, è divenuto un edificio di notevoli dimensioni, adatto a svariate possibilità di riconversione funzionale. Da qui, quindi, l’idea di trasformarlo in una casa per anziani, un servizio del quale tutto il territorio ha bisogno e che potrà essere ospitato in una struttura ampia e collocata in un contesto ambientale adeguato. Una soluzione che ha un duplice vantaggio: da un lato permette il recupero totale di un’ottima struttura, dall’altro consente un iniziale sbocco occupazionale per almeno venti unità lavorative (ma vi è già la previsione di arrivare a trenta unità) nonché la realizzazione locale di un indotto notevole che avrà ottime ricadute sull’intera comunità. Secondo i programmi, i lavori termineranno entro i primi mesi del 2019, e in seguito la struttura sarà affidata, nelle intenzioni del Comune, a una società specializzata, che però dovrà collaborare con l’amministrazione proponendo iniziative sociali e culturali di aggregazione che coinvolgano gli anziani ospiti ma anche il resto della popolazione. «L’obiettivo che il Comune si prepone – spiega il sindaco di Nughedu Michele Carboni – è quello di superare la visione della classica casa di riposo attraverso l’erogazione di un servizio polivalente, stimolante e dinamico, favorito dal contesto in cui è inserita la struttura. L’ingresso nella comunità alloggio dovrà rappresentare per l’utente non la fine ma l’inizio di nuove opportunità per vivere più serenamente la propria vita, in cui sentirsi non solo accudito e protetto ma parte di un progetto, attore attivo e partecipe della vita della comunità, in un quadro dove l’anziano sia visto come una risorsa piuttosto che come un problema».

Il servizio offerto sarà quello di una Rsa, nella quale l’anziano usufruirà di un livello di assistenza adeguato assicurato da personale specializzato. (b.m.)

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