Ex asilo a ozieri
Incontro sulle statue lignee della diocesi
OZIERI. Prosegue con una conferenza sulle “Sculture lignee nella Diocesi di Ozieri” il ciclo di conferenze La Speranza nei giovani promossa dalla fondazione La Speranza per valorizzare gli studi dei...
14 febbraio 2018
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OZIERI. Prosegue con una conferenza sulle “Sculture lignee nella Diocesi di Ozieri” il ciclo di conferenze La Speranza nei giovani promossa dalla fondazione La Speranza per valorizzare gli studi dei giovani di Ozieri e del territorio. La conferenza, in programma venerdì 16 febbraio nella sala conferenze della sede della Fondazione nell’ex asilo dietro la Fontana Grixoni, sarà tenuta dalla dottoressa Noemi Doneddu, che con il suo studio sulle sculture lignee nella diocesi di Ozieri ha conseguito la laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte con il punteggio di 110 e lode.
«L’oggetto della mia ricerca, che porto avanti dal 2012 accompagnandola a una costante ricerca d’archivio e sul campo - spiega Noemi Doneddu -, sono un discreto numero di statue lignee policrome, risalenti prevalentemente ai secoli XVI, XVII e XVIII, provenienti da botteghe sarde ed extrainsulari (in prevalenza napoletane) attualmente collocate nel territorio della Diocesi di Ozieri. Due sono i principali aspetti presi in considerazione: quello storico-artistico, attraverso lo studio dei rapporti tra la Sardegna e l’esterno in epoca moderna e l’approfondimento dello studio delle botteghe scultoree note o ancora da individuare, e quello del restauro, a partire dal degrado della materia lignea sino a ripercorrere l’excursus di recupero del manufatto. Il mio studio mira inoltre alla sensibilizzazione nei confronti del nostro patrimonio storico-artistico e religioso, perché non vada perduto bensì preservato e valorizzato».
Si tratta di un campo ancora tutto da indagare, che solo da pochi decenni ha ricevuto l’attenzione degli storici dell’arte che gli hanno comunque dedicato vari studi e saggi. (b.m.)
«L’oggetto della mia ricerca, che porto avanti dal 2012 accompagnandola a una costante ricerca d’archivio e sul campo - spiega Noemi Doneddu -, sono un discreto numero di statue lignee policrome, risalenti prevalentemente ai secoli XVI, XVII e XVIII, provenienti da botteghe sarde ed extrainsulari (in prevalenza napoletane) attualmente collocate nel territorio della Diocesi di Ozieri. Due sono i principali aspetti presi in considerazione: quello storico-artistico, attraverso lo studio dei rapporti tra la Sardegna e l’esterno in epoca moderna e l’approfondimento dello studio delle botteghe scultoree note o ancora da individuare, e quello del restauro, a partire dal degrado della materia lignea sino a ripercorrere l’excursus di recupero del manufatto. Il mio studio mira inoltre alla sensibilizzazione nei confronti del nostro patrimonio storico-artistico e religioso, perché non vada perduto bensì preservato e valorizzato».
Si tratta di un campo ancora tutto da indagare, che solo da pochi decenni ha ricevuto l’attenzione degli storici dell’arte che gli hanno comunque dedicato vari studi e saggi. (b.m.)
