La Nuova Sardegna

Sassari

La fidanzata di un vedovo ruba i gioielli della defunta

di Nadia Cossu

Ploaghe, una donna di Valledoria e sua figlia condannate a 10 e a 6 mesi I monili, per un valore di 4mila euro, erano stati poi rivenduti a un Compro oro

20 febbraio 2018
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PLOAGHE. Vedovo, 53 anni, aveva accolto in casa la nuova compagna perché tra loro c’era una relazione e perché – è evidente – si fidava di lei. La coppia stava insieme da circa un mese e dopo venti giorni era cominciata una convivenza a casa di lui, a Ploaghe. La sorpresa per il vedovo 53enne è arrivata quasi subito. Passata poco più di una settimana l’uomo si rende conto che dal cassetto del comò della camera da letto era sparito un sacchetto dove erano custoditi i gioielli della moglie defunta.

Immediatamente sospetta della compagna, perché non poteva essere che i propri figli – un maschio e una femmina – avessero rubato un ricordo così prezioso della loro madre, monili che per giunta erano lì da tempo. E così il 53enne decide di sporgere denuncia ai carabinieri di Ploaghe. I militari fanno partire le indagini e attraverso accertamenti vari risalgono proprio alla convivente dell’uomo, Anna Carner, 51 anni di Valledoria, e alla figlia Valentina Dettori, di 25 anni. Quest’ultima aveva rivenduto i gioielli in un Compro Oro di Valledoria mettendosi in tasca la bellezza di quasi quattromila euro. Tanto era il valore di orecchini, due catenine, un anello con brillanti, sette bracciali, due spille, due ciondoli.

I fatti risalgono al 2012 ma il processo a carico di madre e figlia – che erano state denunciate la prima per furto con destrezza e la seconda per ricettazione – si è concluso solo nei giorni scorsi.

Il giudice Valentina Nuvoli ha condannato la Carner a dieci mesi di reclusione più 400 euro di multa e la figlia Valentina a sei mesi più quattrocento euro di multa (per tutte e due c’è la sospensione condizionale della pena). Nei guai era finito anche il fidanzato della Dettori che però è stato assolto perché accompagnò la ragazza al Compro Oro ma senza sapere che quei gioielli fossero stati rubati. Il 53enne di Ploaghe si è invece costituito parte civile con l’avvocato Sabina Useli che al termine della sua discussione ha chiesto al giudice la condanna delle due imputate. Entrambe erano assistite dagli avvocati Marco Palmieri e Luca Diaz. Secondo la difesa sarebbe stato l’uomo a consegnare i gioielli alla nuova compagna autorizzandola a rivenderli per potersi pagare le bollette, non sarebbe dunque stata lei a impossessarsene “con destrezza”. Ma questa tesi non ha convinto affatto il giudice Nuvoli e neppure il pubblico ministero che alla Carner ha contestato anche l’aggravante dell’abuso di ospitalità.

Le due donne sono state condannate anche al risarcimento della parte civile.

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