La Nuova Sardegna

Sassari

Il Comune da tre anni è fuori dai bandi per le risorse europee

di Gavino Masia
Il Comune da tre anni è fuori dai bandi per le risorse europee

L’amministrazione aveva anche affidato alla Smeralda Consulting l’incarico di assistenza tecnica L’assessore Zirulia: «Scarsa risposta dagli uffici». Il consigliere Piras: «È solo incapacità politica»

25 febbraio 2018
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PORTO TORRES. In quasi tre anni di governo. l’amministrazione pentastellata non ha attivato fondi diretti da progetti europei. Per quanto riguarda i fondi indiretti, invece, la maggioranza è impegnata nella realizzazione di alcuni progetti i cui finanziamenti erano già stati attivati dalle amministrazioni precedenti. Ossia quelli che riguardano la ristrutturazione degli edifici scolastici relativi al progetto Iscol@, la manutenzione straordinaria delle strade (confinanziamento bilancio comunale), l’auditorium della basilica di San Gavino e il Parco fluviale. I dati sono stati confermati dal vicesindaco Marcello Zirulia in risposta all’interrogazione presentata oltre due mesi fa dal consigliere Claudio Piras, che chiedeva quale strategia progettuale avessero sviluppato gli assessori rispetto alle opportunità di finanziamento accessibili. «Avevamo affidato alla società Smeralda Consulting srl il servizio di assistenza tecnica e specialistica sui bandi regionali, nazionali e comunitari – ricorda l’assessore Zirulia –, scaduto ad agosto 2017 e non più rinnovato nella considerazione che, pur ritenendo importante l’attività di informazione sui bandi aperti sia agli assessori che ai dirigenti responsabili delle Aree, si è riscontrata una scarsa risposta degli uffici: sia nella fase di reperimento delle risorse finanziarie per la predisposizione del bando di gara per le attività di progettazione, sia in quella di predisposizione delle idee progettuali iniziali recepite come ulteriori impegni lavorativi in una situazione di generale scarsità di risorse umane in tutti i servizi dell’Ente».

Nessun progetto presentato, dunque, nessun finanziamento ottenuto e nessuna dritta sui bandi europei da parte della società incaricata con affidamento diretto (e remunerata). Per cercare di recuperare il lungo tempo perduto, e le potenziali occasioni perse, ecco quindi la nuova proposta dell’amministrazione: «Abbiamo ufficializzato la nuova macrostruttura dell’Ente per individuare la macroattività dei finanziamenti comunitari al quale sarà destinato uno specifico ufficio, fino ad ora non ancora costituito, con risorse dedicate all’interno dell’Area lavori pubblici, manutenzioni, verde pubblico, sistemi informativi e finanziamenti comunitari».

Risposte che, però, non convincono il consigliere Claudio Piras. «Ricordo che in campagna elettorale una delle frasi più utilizzate dal M5S era quella dei mitologici finanziamenti europei, dei fondi Por e delle risorse chiuse dentro i cassetti. Sono convinto che la motivazione sia invece data dall’incapacità politica nel mettere nelle condizioni ottimali la struttura per lavorare sui bandi o nella non capacità di valutare o meno le operazioni svolte dalla struttura stessa: non si tratta di interferenze, ma di indirizzo e controllo politico secondo le linee programmatiche depositate da questa amministrazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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