La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Sono le strade che portano in città ma, evidentemente, curarne l’immagine rimuovendo l'immondizia che permane da mesi, in alcuni casi oltre un anno, non pare troppo importante. Ex 131 e la strada che porta a Monte Rasu, arterie unite da un comune destino: essere utilizzate come discariche a cielo aperto. Nell’ex 131, in direzione Porto Torres, superati i due semafori si trova una piazzola di sosta. Ebbene, questo piccolo spiazzo a lato della strada è divenuto, da tantissimo tempo, una discarica a cielo aperto. Non si può definire in altro modo: un gabinetto accoglie subito chi per caso vi si dovesse fermare, ma non basta: indumenti usurati dal tempo, bottiglie, corde, pneumatici e camere d’aria semidistrutte, lattine arrugginite si confondono nell'erba alta. Immancabile poi, a far degno sostegno al water, il classico avanzo di lavorazioni edili. Nella strada che porta alla rotatoria per Platamona-Sorso-Sassari le situazione non è dissimile: le cunette sono tempestate di buste d’immondizia varia e, negli stessi punti segnalati oltre un anno fa, tra l’erba alta e subito dietro i muri di cinta in pietra, spunta fuori un po’ di tutto: diversi televisori, cassette in cartone, lattine, buste d’indifferenziata e persino un'anta di un box doccia. Nessuno, evidentemente, si è preso o si prende cura di ripulire queste cunette e spiazzi forse perché, non essendo in centro città - dove peraltro la situazione non è molto migliore se si osservano alcune strade come via Fontana Vecchia o la situazione nell'area di via Ponte Romano dove c’era il passaggio a livello o dietro la stazione marittima - magari le si ritiene secondarie. Sicuramente i professionisti delle discariche sono degli incivili, ma chi è preposto al controllo di queste situazioni?

Emanuele Fancellu