oggi la presentazione del report
Usini scende in campo contro la ludopatia
USINI. “Usini no slot” è l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, assessorato ai servizi sociali rivolto a prevenire il fenomeno della ludopatia, purtroppo dilagante, vera piaga della...
28 marzo 2018
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USINI. “Usini no slot” è l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, assessorato ai servizi sociali rivolto a prevenire il fenomeno della ludopatia, purtroppo dilagante, vera piaga della società. L’obiettivo è quello di informare i cittadini rivolgendo particolare attenzione alle scuole educando i giovani per prevenire questo fenomeno, e sono stati proprio gli studenti a formulare un questionario in cui è emerso che circa il 50 per cento dei ragazzi afferma di aver visto minorenni giocare nelle slot machines e, il 90 per cento degli stessi, crede nella necessità di dover essere informati sul fenomeno.
«Basterebbe questo dato - ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Gian Luigi Testoni - per giustificare queste iniziative e spingerci con forza a non mollare la presa su un fenomeno di questo tipo». I dati del questionario e l’indagine svolta nei mesi scorsi saranno resi noti oggi durante un incontro con i ragazzi delle scuole, alle ore 11 presso l’Auditorium comunale. Al dibattito con gli studenti, oltre all’amministrazione comunale, ai docenti e al preside dell’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda”, parteciperà il dottor Gregorio Salis del Ser.D di Sassari. «Abbiamo effettuato il censimento delle slot machines presenti in paese - ha aggiunto Testoni - e raccolto informazioni su quanto si spende ogni anno su tutte le tipologie di gioco. Al fine di evitare l’incremento di questi numeri, oltre le scuole, coinvolgeremo con altre iniziative il resto della cittadinanza e studieremo criteri di agevolazione per chi eliminerà le slot». La Sardegna, terra di giocatori e in vetta alle classifiche nazionali per soldi spesi e numero di macchinette, non si è dotata di una legge per difendere i cittadini dal gioco. Ha un piano regionale che si interessa della parte legata alla prevenzione e alla cura della patologie provocate dal Gap, il gioco d'azzardo patologico. Ma è una delle poche regioni - le altre sono la Calabria e la Sicilia - a non essersi dotata di regole proprie sull’argomento, per esempio sui limiti da imporre alla diffusione delle slot.
Franco Cuccuru
«Basterebbe questo dato - ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Gian Luigi Testoni - per giustificare queste iniziative e spingerci con forza a non mollare la presa su un fenomeno di questo tipo». I dati del questionario e l’indagine svolta nei mesi scorsi saranno resi noti oggi durante un incontro con i ragazzi delle scuole, alle ore 11 presso l’Auditorium comunale. Al dibattito con gli studenti, oltre all’amministrazione comunale, ai docenti e al preside dell’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda”, parteciperà il dottor Gregorio Salis del Ser.D di Sassari. «Abbiamo effettuato il censimento delle slot machines presenti in paese - ha aggiunto Testoni - e raccolto informazioni su quanto si spende ogni anno su tutte le tipologie di gioco. Al fine di evitare l’incremento di questi numeri, oltre le scuole, coinvolgeremo con altre iniziative il resto della cittadinanza e studieremo criteri di agevolazione per chi eliminerà le slot». La Sardegna, terra di giocatori e in vetta alle classifiche nazionali per soldi spesi e numero di macchinette, non si è dotata di una legge per difendere i cittadini dal gioco. Ha un piano regionale che si interessa della parte legata alla prevenzione e alla cura della patologie provocate dal Gap, il gioco d'azzardo patologico. Ma è una delle poche regioni - le altre sono la Calabria e la Sicilia - a non essersi dotata di regole proprie sull’argomento, per esempio sui limiti da imporre alla diffusione delle slot.
Franco Cuccuru