La Nuova Sardegna

Sassari

Giudice di pace, gli avvocati: «Così si va verso la chiusura»

di Gavino Masia

Attacco all’amministrazione comunale per il mancato rispetto degli impegni assunti nei mesi scorsi Carenza di personale mai risolta, i legali chiedono al sindaco di prendere una posizione chiara 

13 aprile 2018
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PORTO TORRES. Gli avvocati di Porto Torres chiedono ancora una volta chiarezza all’amministrazione comunale sull’ufficio del Giudice di Pace e denunciano l’inaccettabile disinteresse da parte della maggioranza consiliare per le problematiche sinora mai risolte. «La carenza di personale acuita dall’assenza del direttore amministrativo – lamentano i legali – si protrae da otto mesi e rischia di compromettere definitivamente il regolare funzionamento dell’ufficio, portandolo alla sua inevitabile chiusura». Ad oggi quell’ufficio è infatti retto dal solo assistente giudiziario e le sue legittime assenze, anche se di breve durata (come accaduto nelle ultime due settimane), determinano secondo gli avvocati l’inevitabile paralisi del servizio. Eppure circa due anni fa l’amministrazione comunale si era ufficialmente pronunciata a favore del mantenimento di questo rilevante servizio, attraverso le parole della presidente del consiglio Loredana De Marco, soprattutto all’indomani della ferma reazione degli avvocati turritani che avevano denunciato la gravità della situazione attraverso un confronto aperto col sindaco Sean Wheeler e il consiglio comunale. Preso atto delle difficoltà incontrate nelle varie sedi di confronto, gli avvocati avevano promosso un giudizio di impugnazione della delibera di giunta davanti al Tribunale amministrativo regionale, ad oggi ancora pendente. Successivamente, in data 17 marzo 2017, la presidente De Marco - rivendicando la competenza esclusiva del consiglio comunale a decidere sulla materia in considerazione della natura di “servizio” dell’ufficio - dichiarava che l’amministrazione non avrebbe dato seguito alla delibera in argomento, che doveva ritenersi come “mai esistita”. Nonostante questi condivisibili propositi, accolti con soddisfazione dagli avvocati, a distanza di mesi nulla di concreto è stato fatto. «L’Ufficio ha continuato e continua ad avere le stesse difficoltà e problematiche che, senza un intervento immediato, costituiscono il preludio di un’inevitabile chiusura per “cause di forza maggiore”». A quanto pare, inoltre, all’attenzione dell’esecutivo pentastellato c’è proprio una delibera che porta come oggetto la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace predisposta già da qualche settimana dalla struttura dirigenziale.

«Alla luce di tali ambiguità – concludono gli avvocati – chiediamo pertanto che l’amministrazione, assumendosi le proprie responsabilità, prenda definitivamente posizione in merito alla vicenda dando seguito agli impegni pubblicamente assunti nei confronti della cittadinanza: avviando tutte le iniziative necessarie al corretto funzionamento del Servizio, cominciando con l’assegnazione del personale necessario allo svolgimento dell’importante mole di lavoro. Anche in considerazione del fatto che, in caso contrario, ciò potrebbe paventare l’ipotesi per i responsabili del reato di interruzione di pubblico servizio».

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