La Nuova Sardegna

Sassari

Alghero, riemergono i nomi dei caduti in guerra

Gian Mario Sias
Alghero, riemergono i nomi dei caduti in guerra

Una ricerca di Raffaele Sari Bozzolo rivela l’identità di 156 militari e 63 civili. Le associazioni chiedono di rivedere l’elenco impresso sul monumento

16 aprile 2018
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ALGHERO. Da oggi Alghero ha la possibilità di rimediare a un errore storico. Grazie a uno studio condotto e pubblicato da Raffaele Sari Bozzolo, studioso, insegnante e presidente della Fondazione Alghero, i caduti algheresi delle due guerre mondiali riemergono dall’anonimato cui erano stati costretti sinora. Secondo l’indagine storica completata e divulgata da Sari Bozzolo, le vittime civili e militari algheresi dei due conflitti mondiali del ventesimo secolo sono 414. Questo studio corregge significativamente il computo delle vittime ricordate nel monumento cittadino ai caduti, di fronte alla torre di Porta Terra.

Raffaele Sari Bozzolo ha consegnato al consiglio comunale riunito e al sindaco di Alghero, Mario Bruno, dunque simbolicamente alla cittadinanza tutta, l’elenco appena ricostruito, che si compone dei nomi e cognomi di 195 militari morti durante la prima guerra mondiale, 156 caduti su tutti i fronti della seconda guerra mondiale e 63 civili, vittime in gran parte del bombardamento subito dalla città il 17 maggio del 1943. I consiglieri comunali leggeranno uno a uno questi nomi, molti dei quali vengono restituiti soltanto oggi alla memoria collettiva e familiare dopo molti decenni di oblio.

A oggi in città non esiste alcun monumento che ricordi i nomi delle vittime civili, e d’altro canto il monumento ai caduti di Porta Terra risulta assai incompleto rispetto alla scoperta fatta dal presidente di Meta, dato che riporta solo un’ottantina di nomi tra le vittime della prima guerra mondiale e più o meno altrettante tra quelle della seconda. Raffele Sari Bozzolo interverrà in seguito e proporrà, a nome di molte associazioni e dei rappresentanti dei corpi militari operanti sul territorio, l’edificazione di un monumento che finalmente tramandi questi nomi ai posteri come esempio di sacrificio e a monito della brutalità della guerra.

Dopo l’invito ricevuto dal consiglio comunale per un omaggio che consentirà agli amministratori cittadini di rimediare a una lacuna pluridecennale, questa settimana lo studioso e scrittore sarà protagonista di un altro appuntamento. Sabato 21 aprile alle 18,30 nella sala conferenze del Quarter Sari Bozzolo sarà con lo scrittore e giornalista Tonino Oppes per presentare il suo saggio, “Gli Ulivi cantano la notte. Alghero e gli algheresi nella seconda guerra mondiale”, appena dato alle stampe per i tipi di Carlo Delfino Editore. Nel saggio storico Raffaele Sari Bozzolo parte dalle vicende di Alghero e dei suoi abitanti per offrire una riflessione critica sul paradigma dei destini dei sardi e della Sardegna nella sciagurata avventura italiana negli anni del fascismo e del secondo conflitto mondiale. Il libro ricostruisce tra le altre cose dati ancora del tutto inediti su caduti, antifascisti, partigiani, repubblichini, infoibati, morti nei campi di concentramento e sterminio e, nelle pagine più tragiche della partecipazione italiana alla guerra, la ritirata di Russia, El Alamein, Cefalonia, l’affondamento della corazzata Roma e la Resistenza.
 

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