La Nuova Sardegna

Sassari

«Licenziamento ingiusto, pronto il ricorso»

«Licenziamento ingiusto, pronto il ricorso»

L’ex direttore del Consorzio Pulina si rivolge al tribunale del lavoro e respinge le accuse del Cip

17 aprile 2018
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SASSARI. «Un licenziamento ingiusto contro il quale è pronto un ricorso al tribunale del lavoro, che presenteremo nei prossimi giorni, entro i termini stabiliti dalla legge». Il licenziamento è quello dell’ex direttore generale del Consorzio industriale provinciale Luigi Pulina, datato 20 marzo 2018, e il ricorso è quello annunciato ieri dall’avvocato Guido Rimini, per tutelare l’ex dirigente del Cip, diventato nel frattempo la scintilla da cui è scaturita l’ultima resa dei conti all’interno del Pd sassarese. Pulina, secondo quanto dichiarato dal presidente del Consorzio industriale, Pasquale Taula, è stato allontanato dall’ente proprio sulla soglia della pensione, per giusta causa. A lui sono contestati atti e comportamenti che il presidente e il vice direttore del Cip giudicano talmente gravi da rendere necessaria la risoluzione del rapporto di lavoro e la presentazione di un esposto alla Corte di Conti. Si parla in particolare della vicenda relativa allo smaltimento di oltre 7 tonnellate di acque di sentina.

«Un’operazione gestita dall’ex dg in autonomia, senza mai ricevere disposizioni dal Cda e senza informarlo, provocando un danno economico di oltre 1 milione di euro al Consorzio», ha spiegato Taula, che ha anche accusato Pulina di comportamento omissivo nei confronti del Cda. Accuse e giustificazioni rigettate in toto da Pulina e dal suo avvocato: «Il mio assistito respinge la fondatezza delle accuse mosse da tre dei cinque componenti del Cda, in contrasto con i rappresentanti della Provincia, a giustificazione del licenziamento, e su questo si difenderà nelle sedi opportune», precisa Guido Rimini. «È certamente falso che dal 2012 l’operazione incriminata sia stata taciuta al Cda, essendo anzi stata avvallata sin dal principio dal presidente precedente e dai consiglieri allora in carica. Neppure corrisponde al vero che il trattamento delle acque di sentina non fosse autorizzato, essendo lo stesso rientrante nell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2010 dalla Provincia di Sassari», spiega l’avvocato. «È altrettanto falso che il dottor Pulina abbia tenuto un comportamento omertoso sull’intera vicenda, avendone più volte riferito al Cda e avendo sempre operato con atti pubblicati sull'Albo pretorio dell’ente, dove peraltro li ha facilmente trovati il vice direttore appena nominato». Un vice direttore, Salvatore Demontis, ora diventato direttore, su cui l’avvocato Rimini si sofferma polemicamente: «Rientrato in servizio solo il 21 febbraio dopo 11 anni di congedo (perché assessore comunale e poi consigliere regionale), è stato incaricato, con opportunità a dir poco discutibile, dal presidente di indagare in gran segreto su colui che occupava il posto che egli aspirava a ricoprire». (v.g.)

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