La Nuova Sardegna

Sassari

Euforia a Chilivani, finalmente l'ippica sarda riparte

Antonio Ledà
Euforia a Chilivani, finalmente l'ippica sarda riparte

Dopo il decreto che riammette in ruolo i tre ippodromi isolani, il segretario della società che gestisce le corse, Giovanni Sini: "Non ci siamo mai arresi"

20 aprile 2018
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CHILIVANI. «Siamo felici di tornare in sella anche se consapevoli che i problemi dell'ippica sarda sono tutt'altro che risolti». Alla vigilia della prima giornata di corse della nuova stagione a Chilivani si va di fretta. Il decreto firmato mercoledì dai funzionari del Mipaf che riammette in ruolo i tre ippodromi isolani, ha sbloccato una situazione che si trascinava da mesi ma ha anche costretto i funzionari del "Don Deodato Meloni" a fare gli straordinari. Domenica 22 aprile si parte e tutto deve essere a posto. Anzi di più. Ieri si sono aperte le iscrizioni e oggi sarà pubblicata la lista dei partenti.

Nella segreteria dell'ippodromo ozierese si vive sospesi tra l'entusiasmo per la ripresa delle corse e la consapevolezza che quella dell'altro ieri è una vittoria a metà che dovrà essere difesa con il lavoro di tutti e, soprattutto, di una classe politica che non sempre ha marciato compatta a fianco dei cavalli.«Noi siamo pronti - ha raccontato Giovanni Sini, storico segretario della societa che gestisce le corse - perchè non abbiamo mai smesso di lavorare. Nemmeno nei periodi più bui. Siamo gente di campagna e sappiamo che i cavalli mangiano tutti i giorni e hanno altri tempi rispetto a quelli della burocrazia. Non ci siamo arresi e, in fondo, non abbiamo mai creduto che Chilivani potesse chiudere».

Parole condivise dagli allevatori, dai fantini e dai titolari di scuderia che non si sono fatti prendere dal panico continuando a investire nel loro lavoro. Il risultato è che anche quest'anno al Don Deodato Meloni ci sono un centinaio di cavalli in allenamento (in linea con la media degli ultimi anni) e le scuderie della zona si sono arricchite di un'ottantina di puledri acquistati alle aste di Milano e in Inghilterra. Segnali confortanti che stridono con le statistiche del ministero dell'Agricoltura e che confermano una realtà sempre più evidente: in Sardegna il cavallo è sport ma è anche tradizione, cultura, patrimonio di un popolo che si rifiuta (per fortuna) di monetizzare tutto. Il ministero aveva cancellato gli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro perchè le tre strutture non raggiungono il giro di scommesse di realtà come Milano o Roma. Un calcolo strettamente matematico che, in periodo di tagli, è stato usato come una mannaia.

La reazione del mondo dell'ippica sarda è servita a strappare una deroga fino a dicembre e a salvare la stagione. «Sappiamo che il problema non è risolto - ha spiegato Nicola Fois, presidente della società pubblica che gestisce l'ippodromo ozierese - ma siamo soddisfatti della mediazione raggiunta l'altro ieri. Abbiamo presentato un piano per il rilancio dei tre ippodromi sardi e siamo stati rimessi in ruolo salvando il numero delle giornate di corsa. A Chilivani cominciamo domenica e andremo avanti domenica prossima e per cinque giornate di maggio. Correremo di venerdì per esigenze di palinsesti nazionali ma potremo, probabilmente, spostare l'orario d'inizio in una fascia più comoda per i nostri appassionati e anche per gli scommettitori. Credo che sia una buona soluzione anche se resto convinto che il problema di fondo sia quello di rivedere le norme in base alle quali sono stati classificati gli ippodromi e distribuite le risorse. Noi siamo un'eccezione in campo nazionale (oltre che un'eccellenza) e dobbiamo pretendere che ci venga riconosciuta. Da parte nostra cercheremo di fare il possibile per incrementare il numero di presenza all'ippodromo e per rendere più attraente la struttura».

Parole che già domenica verranno tradotte in fatti. A Chilivani l'apertura delle corse arriva in concomitanza con altri due appuntamenti importanti: la fiera del bovino a Ozieri e una gara internazionale di endurance ad Arborea. «Le tribune saranno affollate - pronostica Nicola Fois - e avremo ospite una delegazione araba. Sarà un bel modo per ricominciare».

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