La Nuova Sardegna

Sassari

I migranti si raccontano agli universitari

I migranti si raccontano agli universitari

Partito il progetto “Dialoghi senza Frontiere” con incontri settimanali nella sede dell’Ersu

24 aprile 2018
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SASSARI. Il seme dell’integrazione e dell’accoglienza attecchisce anche all’Università.

A gettare le basi dell’incontro e della conoscenza tra mondi ed esperienze di vita lontane chilometri e chilometri, è un bel progetto denominato “Dialoghi senza frontiere”. A metterlo in campo è la Cooperativa Sociale Pegasus, che gestisce il centro di accoglienza di via Genova, e l’Associazione Udu (Unione degli Universitari) di Sassari. «È uno scambio che fa bene a tutti – dice il presidente della Pegasus Luca Pintus – in un periodo dove l’intolleranza e la xenofobia si diffondono come virus. Il modo più efficace per combattere questi sentimenti, è sicuramente la conoscenza reciproca. E Dialoghi senza frontiere non è altro che un faccia a faccia tra i migranti e gli universitari, dove i primi raccontano le loro storie, la realtà dalla quale sono fuggiti, e la loro nuova esperienza a Sassari. Così facendo si stimola la loro capacità di comunicazione e di interazione, e si promuove una società multiculturale. Gli studenti, da parte loro, possono confrontarsi con i ragazzi del centro di accoglienza, porre domande, e capire meglio le ragioni di questo flusso migratorio». La prima parte del progetto prevede cinque incontri preliminari che si svolgono all’Ersu. Il primo, molto partecipato, si è tenuto il 18 aprile all’Ersu, e il secondo è previsto oggi, sempre all’Ersu, alle 15,30.

Ultimata questa fase preliminare, dal prossimo ottobre sino a giugno 2019, e da ottobre 2019 sino a giugno 2020, i migranti incontreranno, con una cadenza mensile, gli studenti di ogni dipartimento universitario.

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