La Nuova Sardegna

Sassari

Tredici in corsa per i centri d’accoglienza

di Salvatore Santoni

Il nuovo bando della prefettura mette sul piatto 56 milioni per due anni. Calata la richiesta di posti

16 maggio 2018
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SASSARI. Tredici ditte in corsa per gestire i centri d’accoglienza sparsi nel Sassarese. Il nuovo bando della prefettura di Sassari, che mette sul piatto fino a 56 milioni di euro da spendere nei prossimi due anni, è quasi concluso. Quest’anno la richiesta di disponibilità è diminuita di circa cinquecento posti.

Il bando. L’ultima chiamata agli imprenditori dell’accoglienza è partita lo scorso mese di marzo, quando la prefettura di Sassari ha lanciato il bando per chiudere un accordo quadro con i soggetti che operano in vari Comuni della provincia. Lo scorso anno la prefettura prevedeva una disponibilità di 2500 posti. Quest’anno invece, per la prima volta negli ultimi anni, il trend si è invertito: la stima dei posti necessari è scesa a quota 1976. L’obiettivo è quindi mantenere le file di posti letto per i richiedenti asilo già presenti sul territorio. E il motivo è molto semplice: il numero di sbarchi è crollato e molti migranti non hanno la pazienza di attendere il responso delle commissioni per la protezione internazionale.

Tredici in corsa. La gara è ormai arrivata alle battute finali. Agli uffici di Piazza d’Italia sono arrivate tredici offerte che concorrono ad abbassare la base d’asta è fissata a 35 euro (iva esclusa) per ogni richiedente asilo che verrà accolto. Rispetto ai gestori che hanno partecipato al bando dello scorso anno, non ci dovrebbero essere new entry. La lista dei concorrenti parte con la Sdp, il gigante dell’accoglienza del Nord dell’isola, che già da tempo a Sassari gestisce i centri Pime 1 e 2; quelli di via Planargia, del Pagi hotel e dell’ex Toluca. In corsa ci sono anche il Rti Tre Fontane, la coop La luna; l’Amp immobiliare Srl; la coop The Others; la coop Spes; la Janas immobiliare Srl; il Rti Casa di riposo Regina Margherita; l’associazione Partecipazione e sviluppo; la ditta Quattro esse Srl; la coop agricola Piandelidei; la ditta di Turra Valentino; e la coop Pegagus.

Gara in corso. Nei giorni scorsi la prefettura ha pubblicato sul proprio sito internet i primi verbali stilati dalla commissione di gara. Nella maggior parte delle offerte i commissari hanno riscontrato alcuni punti da chiarire. Si va dai certificati di agibilità alle concessioni edilizie passando per planimetrie delle strutture. Fino al documento di gara unico europeo (Dgue), un’autodichiarazione dell’impresa sulla propria situazione finanziaria, sulle proprie capacità e sulla propria idoneità per una procedura di appalto pubblico. In altri casi le ditte non hanno presentato il Passoe Anac, un codice identificativo che identifica il fascicolo di gara tracciato dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Avcp). Tutte situazioni per le quali la commissione ha invitato gli imprenditori a regolarizzare la loro posizione grazie al soccorso istruttorio. Ma nella lista dei concorrenti ci sono anche alcune strutture che sono state valutate positivamente al primo colpo.

La mappa. La mappa territoriale della distribuzione dei richiedenti asilo non dovrebbe subire variazioni rilevanti. Le varie ditte e coop operano infatti in pianta stabile in varie realtà della provincia. A partire dal centro di Sassari e fino alle frazioni di Ottava, Campanedda e Platamona. E nei Comuni di Sorso, Cargeghe, Nulvi, Valledoria e Porto Torres.

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