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Le storie “liberate” raccontate dai detenuti
SASSARI. Tredici detenuti di lunga pena oggi mettono in scena, nel carcere di Bancali (alle 15), la drammatizzazione teatrale, dal titolo “Storie liberate”. Dietro l’iniziativa c’è un lungo lavoro...
30 maggio 2018
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SASSARI. Tredici detenuti di lunga pena oggi mettono in scena, nel carcere di Bancali (alle 15), la drammatizzazione teatrale, dal titolo “Storie liberate”. Dietro l’iniziativa c’è un lungo lavoro fatto insieme ad Alessandro e Vittorio Gazale, che hanno curato la regia e la sceneggiatura della rappresentazione. Nello spettacolo anche uno spazio artistico di valore con alcune videoclip originali e musiche del cantautore Piero Marras (il cantautore sarà presente in carcere). L’iniziativa sarà presentata dalla direttrice del carcere Patrizia Incollu insieme alla referente per l’Area educativa Ilenia Troffa e la direttrice dell’Ifold Mariolina Fusco.
“Storie liberate” è il racconto del lavoro di recupero degli archivi storici delle colonie penali della Sardegna, salvati dall’abbandono, un lavoro svolto da un gruppo di detenuti nei sotterranei umidi del carcere di San Sebastiano. E la drammatizzazione porta in scena gli aspetti emozionali dell’attività, con i dialoghi reali degli “archivisti speciali” durante la fase di lettura, di interpretazione e di elaborazione dei documenti, dove hanno messo a disposizione la loro stessa esperienza di vita vissuta, di errori e punizioni. La sceneggiatura finale è, quindi, un intreccio di racconti provenienti dal passato e dalla quotidianità odierna, con uno spaccato della vita detentiva italiana dal 1860 ad oggi. Il lavoro fa riferimento a un progetto iniziato nel 2009 a Sassari (prima a San Sebastiano e poi a Bancali) sviluppato in stretta collaborazione con l’Area educativa del carcere, l’Archivio di Stato e i Parchi dell’Asinara e di Porto Conte, con il recupero dei vecchi archivi delle ex colonie penali della Sardegna. L’attività ha permesso il ritrovamento e lo studio di un eccezionale materiale inedito e la pubblicazione di alcuni volumi in collaborazione con la Delfino e l’allestimento di due moderni musei multimediali sulla storia del carcere. (g.b.)
“Storie liberate” è il racconto del lavoro di recupero degli archivi storici delle colonie penali della Sardegna, salvati dall’abbandono, un lavoro svolto da un gruppo di detenuti nei sotterranei umidi del carcere di San Sebastiano. E la drammatizzazione porta in scena gli aspetti emozionali dell’attività, con i dialoghi reali degli “archivisti speciali” durante la fase di lettura, di interpretazione e di elaborazione dei documenti, dove hanno messo a disposizione la loro stessa esperienza di vita vissuta, di errori e punizioni. La sceneggiatura finale è, quindi, un intreccio di racconti provenienti dal passato e dalla quotidianità odierna, con uno spaccato della vita detentiva italiana dal 1860 ad oggi. Il lavoro fa riferimento a un progetto iniziato nel 2009 a Sassari (prima a San Sebastiano e poi a Bancali) sviluppato in stretta collaborazione con l’Area educativa del carcere, l’Archivio di Stato e i Parchi dell’Asinara e di Porto Conte, con il recupero dei vecchi archivi delle ex colonie penali della Sardegna. L’attività ha permesso il ritrovamento e lo studio di un eccezionale materiale inedito e la pubblicazione di alcuni volumi in collaborazione con la Delfino e l’allestimento di due moderni musei multimediali sulla storia del carcere. (g.b.)