La Nuova Sardegna

Sassari

Un nuovo acquedotto al servizio dell’Anglona

Un nuovo acquedotto al servizio dell’Anglona

Abbanoa investirà quattro milioni di euro per una condotta di 15 chilometri Ne beneficeranno Sedini, Bulzi, Laerru e Perfugas. Evitati i siti archeologici

19 giugno 2018
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PERFUGAS. I disservizi idrici in Anglona sono destinati se non a sparire almeno a essere fortemente ridimensionati, Questo grazie al nuovo acquedotto che Abbanoa intende realizzare che andrà a sostituire la vecchia rete carta velina, causa di perdite e continue interruzioni dell’erogazione dell’acqua.

L’investimento previsto è di quattro milioni di euro e Abbanoa ha già avviato le procedure per “l’asservimento” dei terreni sui quali dovrà passare la condotta. L’avviso di asservimento per pubblica utilità è stato già pubblicato e ora dovrà essere raggiunto l’accordo con i proprietari dei terreni per la posa della condotta che migliorerà il servizio idrico a Bulzi, Sedini, Laerru e Perfugas.

Le opere in progetto sono caratterizzate dalla realizzazione di un impianto di sollevamento collegato al potabilizzatore di Pedra Majore (Trinità d’Agultu). Da qui partirà il nuovo acquedotto con una lunghezza di circa 15 chilometri. Le nuove condotte, spiega Abbanoa, saranno realizzate in ghisa sferoidale, materiale che garantisce la migliore tenuta. Attraverso quest’opera saranno alimentati i Comuni, con le rispettive frazioni e case sparse, di Sedini e Bulzi e il serbatoio esistente di Monte Ultana, in territorio di Laerru. Da Monte Ultana, attraverso un altro appalto (già in corso e che prevede un ulteriore investimento di oltre due milioni e mezzo) verranno in seguito alimentati anche i centri di Perfugas e Laerru.

La realizzazione del nuovo acquedotto consentirà di mandare in pensione l’attuale sistema di approvvigionamento che dipende esclusivamente dai pozzi di Perfugas. Il vecchio acquedotto è soggetto a continua rotture tanto da richiedere numerosi interventi di riparazione da parte delle squadre di Abbanoa, evitandone così il collasso. Ci sono tratti che si trovano a una profondità di sei metri - ricordano i vertici di Abbanoa - con tutte le difficoltà logistiche e operative che questo comporta agli interventi di riparazione.

Ma Abbanoa ha dovuto superare anche un’altra difficoltà: il percorso della nuova condotta è stato modificato poiché la versione originale prevedeva l’attraversamento di diversi siti archeologici. È stato quindi necessario un confronto con la Soprintendenza ai Beni archeologici che ha indicato le variazioni da fare al percorso originale, modifiche che adesso salvaguardano i siti archologici interessati (la strada romana di Monti Longu, il nuraghe di Pianu Iladu, il Menhir Lu Saraghinu, le Domus de Janas di Tanca Fraddi Doro, S’Enaculadora e di Li Algasa) e contemporaneamente consentono di procedere con la realizzazione dell’infrastruttura destinata a migliorare il servizio idrico nei paesi e nelle case sparse dell’Anglona.

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