La Nuova Sardegna

Sassari

Il premio dell’immoralità ai cafoni del cassonetto

di Luca Fiori
Il premio dell’immoralità ai cafoni del cassonetto

La polizia locale lancia un “concorso” per individuare i trasfertisti del sacchetto La palma del peggiore a un cittadino di Castelsardo. In due mesi 180 sanzioni

30 giugno 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La corsa al premio dell’immoralità è appena iniziata, ma in testa alla classifica c’è già un “campione” che punta dritto al titolo di super cafone dell’estate. Il “concorso” è in realtà una campagna provocatoria della polizia locale di Sassari che ha dichiarato guerra ai «furbetti della mondezza», i cittadini in trasferta, residenti in altri Comuni, che hanno l’abitudine di gettare i sacchetti della spazzatura prodotta in famiglia nei cassonetti sistemati alle porte della città. Per contrastare il fenomeno gli agenti della polizia locale e della compagnia barracellare hanno installato diverse telecamere nelle aree più esposte a questa “consuetudine” e hanno iniziato a sanzionare i maleducati con multe da 250 euro. In due mesi di attività sono stati già 180 i “furbetti” colti in flagranza con il piede sul pedale del cassonetto e il sacchetto “straniero” in mano. Così al comando di via Carlo Felice è nato ironicamente - ma non troppo - il concorso, intitolato “La condotta più immorale della settimana” che attribuisce l’indesiderato riconoscimento alla persona che ha percorso la più lunga distanza per abbandonare a Sassari la mondezza prodotta nel suo paese di residenza.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nazionale:1.17014250:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/italia-mondo/2018/06/29/news/a-furbetti-mondezza-coppa-immoralita-1.17014250]]

Per ora il premio del super cafone va a una persona residente a Castelsardo, beccata a gettare i sacchetti della spazzatura in uno dei contenitori alla periferia di Sassari. Nella speciale tabella redatta dalla Polizia locale, emerge che il trasfertista della mondezza ha percorso 37 chilometri, impiegato 44 minuti e speso - secondo i costi dedotti dalle tabelle Aci - circa 20 euro per l’utilizzo della sua auto, per provare l’ebbrezza di gettare la spazzatura in un cassonetto sassarese. Un’azione che viola le norme ambientali sulla raccolta dei rifiuti e che costerà al “campione” un supplemento di spesa non indifferente: una multa da 250 euro da versare nelle casse del Comune. I risultati del primo periodo di attività sono stati raccolti un video realizzato dal comando della polizia locale (pubblicato sul nostro sito internet) in cui si nota che l’elemento discriminante è rappresentato proprio dalla distanza chilometrica percorsa per scaricare i rifiuti nei cassonetti della città.

Le condotte immortalate dalle telecamere, che rappresentano solo una ridotta percentuale degli illeciti rilevati in pochi giorni, ma la guerra ai “furbetti del cassonetto” è appena iniziata e a breve potrebbe avere ripercussioni anche nel comune di residenza. Se le amministrazioni del circondario faranno richiesta dei dati dei sanzionati al comando della polizia locale potrebbe aprirsi uno spaccato di decine, forse centinaia di evasori totali della Tari. È molto probabile infatti che chi sceglie di caricarsi nel portabagagli i sacchetti della spazzatura e di viaggiare in loro compagnia fino a Sassari - con tutti i disagi che questo comporta - sia un evasore della tassa sui rifiuti.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17019812:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17019812:1653504374/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

La campagna contro i super cafoni è scattata quando il settore ambiente del Comune ha notato che in alcune batterie di cassonetti si accumulava un quantitativo abnorme di rifiuti, non corrispondente a quello stimato in relazione alla densità demografica dell’area di riferimento. Il “concorso” è solo all’inizio e per i campioni dell’immoralità sarà sempre più dura. «In un prossimo documento - annuncia il comandante della polizia locale Gianni Serra - saranno resi noti infatti il sesso, l’età, la professione, la provenienza e i chilometri percorsi dal trasgressore, in modo da consentire a familiari, amici, conoscenti e vicini di casa di completare il puzzle con il nome del trasgressore».
 

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative