La Nuova Sardegna

Sassari

Platamona, il Pul rovina la festa al nuovo lido Iride

di Salvatore Santoni
Platamona, il Pul rovina la festa al nuovo lido Iride

Bocciato l’intervento edilizio. Ok a sdraio e ombrelloni L’imprenditore Cermelli: un piccolo incidente, saneremo

30 giugno 2018
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SASSARI. Sembra quasi una maledizione, quella che aleggia su Platamona. Appena si affaccia l’idea di una rinascita del lido Iride c’è sempre qualcosa che va storto. L’ultima doccia fredda è arrivata ieri di primo mattino, quando tra questura, carabinieri e vigili urbani è partita una girandola di chiamate. Tutto perché l’autorizzazione per la festa di apertura del nuovo stabilimento balneare non risultava da nessuna parte.

E quando è stato interpellato il Comune di Sorso si è scoperto che il nuovo corso del lido Iride non aveva ottenuto nemmeno le autorizzazioni edilizie. Questo perché il 5 giugno la coop Sdp, dove opera l’imprenditore Pierpaolo Cermelli, ha presentato un’autocertificazione per l’avvio dei lavori che nei giorni scorsi è stata bocciata dal Comune di Sorso. Il motivo? Le autorizzazioni andavano acquisite in conferenza di servizi. Nel frattempo però il nuovo stabilimento balneare è già sorto. E ora va sanato.

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Lo stop. L’ufficio tecnico comunale spiega in una relazione che le opere richieste contrastano con il Piano di utilizzo del litorale (Pul) e con il Piano urbanistico comunale (Puc) perché sono soggette ad autorizzazione paesaggistica e al rilascio del provvedimento unico in conferenza di servizi. Soprattutto perché gli interventi interessano la fascia dei trecento metri dalla linea di battigia. Inoltre il modello Dua è stato presentato dalla coop Sdp, invece che dalla Spf multiservizi. Cioè la Srl che ha vinto la gara regionale per l’assegnazione della concessione demaniale del lido Iride e la facoltà di poterlo riqualificare. Una serie di dati e considerazioni tecniche che vanno in un’unica direzione: i lavori non possono essere realizzati. Ecco perché il dirigente del settore Gestione del territorio del Comune di Sorso ha ordinato la cessazione immediata delle operazioni di installazione delle strutture e il ripristino della situazione iniziale.

I lavori. Le costruzioni della ditta contestate dal Comune sono per buona parte già visibili sul litorale. Si tratta di servizi igienici e spogliatoio; un container per il deposito delle attrezzature; l’utilizzo dell’area ex pattinaggio come parcheggio con annessa installazione di un chiosco prefabbricato per servizi bar e biglietteria; la modifica della recinzione esistente; lo spostamento e il livellamento delle dune; i bar con servizi di ristorazione; l’area delle pedane amovibili.

Il nodo del Pul. Ad aggiungere complessità a una situazione già abbastanza ingarbugliata c’è il fatto che gli interventi della ditta ricadono in un’area demaniale nella quale il Pul non ha previsto alcuna realizzazione di strutture di facile rimozione a servizio della balneazione e della ristorazione, preparazione e somministrazione di bevande e alimenti.

Il vertice. L’intricata vicenda è stata sezionata ieri mattina nel corso di un vertice al Comune di Sorso, nei cui limiti territoriali ricadono l’area demaniale e i ruderi dell’ex stabilimento balneare. Si è trattato di un confronto prettamente tecnico, durante il quale si è discusso di come sanare la situazione. «Il Pul non prevede ombreggio di fronte al lido Iride – spiega il sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen – E secondo la Regione tutta quella concessione demaniale rimarrebbe fuori dal piano. Ma è comunque chiaro che la ditta deve avere anche le autorizzazioni comunali aggiuntive, e credo che ora farà richiesta per un accertamento di conformità».

Festa light. Senza le autorizzazioni necessarie, oltre alle questioni tecniche di tipo edilizio, è saltata la grande festa di apertura prevista per ieri pomeriggio. «Se non sbaglio il concerto è stato annullato – riprende il primo cittadino – forse lo rinviano alla prossima settimana. Sono stato contattato dai carabinieri perché non ne sapevano nulla: la ditta non ha presentato autorizzazioni a riguardo. So che anche la questura, che l’ha appreso dal giornale, ha sentito i carabinieri per capire come stavano le cose».

Niente paura. L’imprenditore Pierpaolo Cermelli assicura che si è trattato soltanto di un piccolo incidente di percorso: il rilancio di Platamona e del lido Iride continua a vele spiegate: «Stiamo definendo la questione – spiega – Apriremo lo stesso ma con meno enfasi e poi lunedì mattina presenteremo tutte le modifiche al Comune. La situazione è sanabile, non c’è niente di invalidante. Dovremo soltanto sistemare alcune cose. Non faremo il taglio del nastro, per quello attendiamo di risolvere la situazione».

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