La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, buco da quattro milioni per il centro intermodale

di Vincenzo Garofalo
Sassari, buco da quattro milioni per il centro intermodale

Per le bonifiche servono 7 milioni, ma il Comune ne ha in cassa solamente 3. L’assessore Piu in missione a Cagliari per recuperare le risorse mancanti

04 luglio 2018
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SASSARI. Servono 7 milioni di euro per le bonifiche dell’area in via 25 aprile dove sorgerà il futuro centro intermodale di Sassari. Il Comune ha disponibili solo 3 milioni, finanziati dalla Regione, e per trovare il resto della somma necessaria l’assessore alla Mobilità, Antonio Piu, andrà nei prossimi giorni in missione a Cagliari.

Due le possibilità: ottenere un altro finanziamento dall’amministrazione regionale, o rimodulare il progetto iniziale, incastrandoci anche una parte delle opere di bonifica, in modo da poter attingere dai 28 milioni di euro già stanziati dalla Regione per la costruzione del centro intermodale. Proprio su questa seconda possibilità punta Palazzo Ducale: «Le opere di bonifica sono estese a tutto il perimetro dell’area di via 25 aprile, e la parte più consistente dell’intervento e lo scavo per portare via il terreno inquinato», spiega l’assessore Piu. «Queste operazioni di asportazione del terreno possono essere inserite nel progetto di realizzazione del centro intermodale, essendo, di fatto, anche le operazioni di scavo necessarie per costruire il piano interrato e le fondazioni dell’intera struttura. Per questo presenteremo alla Regione una rimodulazione del progetto in questo senso, e chiederemo l’autorizzazione a utilizzare una parte dei 28 milioni già disponibili per completare le opere di bonifica».

La stima dei 7 milioni per le bonifiche è stata indicata dall'ultima conferenza di servizi, tenutasi a fine aprile, con Arpas, Regione, Provincia e Comune. La certezza delle somme necessarie si avrà una volta iniziato il primo stralcio delle bonifiche, pagato con i 3 milioni già disponibili. La conferenza ha approvato a fine aprile il progetto operativo di bonifica e Palazzo Ducale ha assegnato definitivamente la gara di progettazione esecutiva, che però dovrà tenere fede a una serie di indicazioni dettate dall’Arpas.

In particolare l’agenzia regionale ha chiesto di valutare l’opzione di recupero dei terreni saturi asportati, il monitoraggio e verifica delle acque e una analisi più dettagliata per stabilire quali terreni possano essere conferiti in discarica come rifiuti non pericolosi e quali in un sito per rifiuti pericolosi. Proprio per rispondere a queste prescrizioni dell’Arpas, nei 13 mila metri quadrati di via 25 aprile fino a tutto agosto continueranno i carotaggi del terreno, le analisi e il monitoraggio dello stato di inquinamento per avere tutte le certezze possibili sul grado di alterazione del sito e delle falde acquifere, e sulle sostanze presenti nel sottosuolo. Sulla maggior parte dell’area dove sarà costruito il centro intermodale, decine di anni fa era in funzione l’impianto di gassificazione che, attraverso la distillazione di carbon fossile e con distillati petroliferi leggeri produceva il gas da distribuire nella vecchia rete cittadina. Un’attività che ha compromesso dal punto di vista ambientale l’intera area, dove in seguito alla caratterizzazione del suolo è stata accertata la presenza di diverse sostanze inquinanti, in gran parte idrocarburi e metalli pesanti, che hanno impregnato il sottosuolo probabilmente a causa di perdite della rete di tubazioni e serbatoi interrati la cui esistenza è stata rilevata da un’indagine col georadar. Entro l’anno il Comune conta di assegnare l’appalto per eseguire le opere di bonifica e sfrutterà il tempo dell’intervento per pubblicare e assegnare la gara per i lavori di costruzione del centro.

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