La Nuova Sardegna

Sassari

Agricoltori in ginocchio, le campagne sono a secco

Giulio Favini
Agricoltori in ginocchio, le campagne sono a secco

Da più di un mese le colture non vengono irrigate per problemi agli impianti Il Consorzio di bonifica: «Siamo in rosso e non ci sono soldi per le riparazioni»

14 luglio 2018
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VALLEDORIA. Agricoltori in ginocchio nella Bassa Valle del Coghinas a causa della siccità. Sembrerebbe un paradosso dopo l’abbondante pioggia caduta nei mesi scorsi e invece, a causa di una serie di disservizi e varie problematiche sulle condotte e sugli impianti di sollevamento gestiti dal Consorzio di bonifica del nord Sardegna, i campi coltivati a ortaggi estivi non vedono una goccia d’acqua da diverse settimane.

«Le motivazioni di questo stato di cose sono diverse – si legge in una nota del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna–. Si va dagli impianti di sollevamento (vecchi di 40 anni) non più recuperabili con manutenzioni ordinarie, all’organico sottodimensionato per gestire oltre 1400 ettari di agro, senza contare che il personale a disposizione non è autorizzato a effettuare manovre o manutenzioni negli impianti che ha in gestione il Consorzio di bonifica, e pertanto ci si rivolge a ditte esterne rallentando i lavori». «Inoltre – affermano al Consorzio di bonifica – la situazione finanziaria dell’ente è critica: attualmente c'è uno scoperto di cassa di circa 4 milioni di euro».

«Per questo stato di cose al momento le piantagioni di Badesi e Viddalba sono già più di un mese senz’acqua – replicano gli agricoltori al comunicato del Consorzio di Bonifica – perché su 6 motori che pompano acqua ai vasconi di accumulo, 4 sono rotti dallo scorso inverno, mentre i nuovi ordinati da diverso tempo non arriveranno prima di 20 giorni. Quindi i campi non potranno essere irrigati prima di inizio agosto».

«Dall'inizio dell'anno – spiegano al Consorzio – gli impianti di sollevamento hanno manifestato numerosi problemi legati alla loro vetustà, pertanto abbiamo dovuto sostituire gli scomparti dove si collega la rete Enel, spendendo per questo 100mila euro, una spesa imprevista che ha impattato in maniera molto pesante, il 13 per cento, sui fondi disponibili».

«Nella piana di Valledoria inoltre si è rotta la condotta principale, lasciando a secco ettari di terreni– aggiungono disperati gli agricoltori –. La rottura della condotta è avvenuta in un tratto non più lungo di 100 metri e che negli ultimi 3 anni è stato riparato circa 8 volte». «Il guasto – rispondono al Consorzio – si è verificato l'8 luglio ed eliminato l’11 luglio ma per un sopraggiunto problema alla tenuta del giunto il servizio è stato riavviato il 12. I fondi per una sostituzione non sono sufficienti».

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