La Nuova Sardegna

Sassari

caccia agli evasori della Tari

di Vincenzo Garofalo

SASSARI. Il taglio più doloroso è quello sul personale. Ventisette assunzioni a tempo indeterminato che si sarebbero dovute concretizzare entro l’estate restano in sospeso. A causa degli...

01 agosto 2018
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SASSARI. Il taglio più doloroso è quello sul personale. Ventisette assunzioni a tempo indeterminato che si sarebbero dovute concretizzare entro l’estate restano in sospeso. A causa degli accantonamenti di bilancio imposti dalle ferree norme che regolano le amministrazioni pubbliche, il Comune in questo momento non può permettersi di spendere i circa 500 mila euro necessari per assumere forze fresche, anche se concorsi e stabilizzazioni erano già in programma da tempo. Tutto è rinviato a tempi migliori. Con il riequilibrio di bilancio approvato lunedì dal Consiglio comunale, Palazzo Ducale ha dovuto dare un ulteriore taglio da 1 milione di euro alle spese correnti. L’assessore al Bilancio, Simone Campus, ha dovuto sfoderare abilità da funambolo per riuscire a destreggiarsi fra le spese di ogni settore comunale, limare da una parte e amputare da un’altra. Così a essere sacrificati, oltre gli aspiranti nuovi dipendenti comunali, sono state decine e decine di voci, anche da poche centinaia di euro: tutte utili per arrivare al milione. Ecco allora cancellati in un colpo tutti gli abbonamenti alle riviste tecniche e di settore di cui usufruivano gli uffici per tenersi informati e aggiornati su leggi, leggine e tecnologie applicate alla pubblica amministrazione. Un risparmio di poche centinaia di euro, ma utile allo scopo. Corposo e non indolore il taglio da 30 mila euro sull'illuminazione stradale; o quello da 10 mila sull'ordine pubblico, o ancora i 45 mila euro in meno tolti alla voce diritto allo studio e i 30 mila che scompaiono dalla tutela ambientale. Il labirinto di tagli e rinunce è infinito, e se Palazzo Ducale è riuscito a salvare i 140 mila euro per la Faradda dei Candelieri, il salvataggio è fallito per gli eventi di Sassari estate. «La priorità è stata di non toccare nemmeno un centesimo dai servizi sociali, per continuare a garantire tutto il supporto ai cittadini in difficoltà», spiega l’assessore al Bilancio, Simone Campus. «Purtroppo abbiamo dovuto compiere delle scelte e attuare risparmi in tutti gli altri settori». Strade vicinali, piccole manutenzioni al patrimonio immobiliare, manifestazioni culturali: ogni ambito di spesa comunale ha dovuto pagare il suo tributo. «Siamo passati da un accantonamento di 1 milione e 700 mila euro del 2014 ai 10 milioni e 900 mila di quest’anno. Ben dodici milioni di euro nelle casse comunali non possono essere toccati e quindi vengono a mancare nella disponibilità dell’amministrazione per le spese correnti», dice ancora l’assessore per far capire la portata di questa norma.

E i tagli non si fermeranno al 2018: per il prossimo anno ci sarà una sforbiciata di 1 milione e 885 mila euro, nel 2020 le spese dovranno assottigliarsi per 1 milione e 928 mila euro.

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