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Sassari

Sassari, firmato l'accordo: San Sebastiano diventa polo giudiziario

L'ex carcere di San Sebastiano a Sassari
L'ex carcere di San Sebastiano a Sassari

La struttura di via Roma verrà completamente ristrutturata e ospiterà gli uffici della corte d'Appello e del giudice di pace

03 agosto 2018
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SASSARI. Per 150 anni tra le sue mura hanno espiato le proprie pene migliaia di detenuti. Ora l'ex carcere sassarese di San Sebastiano dismesso cinque anni fa con il trasferimento dei detenuti nella moderna struttura di Bancali, diventerà la sede del nuovo Polo giudiziario di Sassari. L'antico edificio di via Roma, accanto al Tribunale, sarà ristrutturato da cima a fondo e ospiterà l'Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna, la sezione distaccata della Corte d'Appello, la sede dei giudici di pace, dei servizi delle amministrazioni giudiziarie, un museo della memoria carceraria e la sede sassarese della direzione regionale dell'Agenzia del Demanio.

L'accordo per il progetto è stato firmato dal Comune di Sassari, la Regione Sardegna, l'Agenzia del Demanio, il Ministero dei beni e delle attività culturali (Mibac) e il ministero della Giustizia. Il progetto diventa realtà al termine di un lungo percorso iniziato nel 2013. Per la riqualificazione del bene culturale che occupa 18 mila metri quadrati, l'Agenzia del demanio investe oltre 22 milioni di euro, ai quali si aggiungono 700 mila euro del Comune di Sassari per realizzare il museo della memoria carceraria, nell'ambito della programmazione territoriale integrata. I lavori saranno ultimati in cinque anni.

«San Sebastiano viene restituito alla città - ha detto il sindaco Nicola Sanna - È una struttura che non poteva restare nell'abbandono. Con questa operazione ci sarà anche un risparmio di un milione di euro sui canoni di affitto pagati ora per i vari locali che ospitano gli uffici giudiziari». Soddisfatto anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru: «aprire quel luogo alla città è senz'altro la cosa giusta da fare. Cerchiamo di dare certezza dei tempi sulla realizzazione di queste opere».

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