La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. La cura della pista ciclabile fra Balai Vicino e Balai Lontano pare una battaglia persa. Nonostante ogni giorno il manto si sbricioli sempre più, nonostante le cadute per fortuna non sempre così rovinose da richiedere l’intervento del 118 come quella di un giovane tre settimane fa, sembra che delle sue condizioni interessi ben poco. In questi mesi il bel tempo ha favorito il continuo afflusso di persone che amano passeggiare davanti al mare, fare jogging o percorrerla in mountain bike. Non solo: tantissimi turisti hanno deciso di transitarvi perché attratti dalla vista mozzafiato o perché - e sono stati davvero molti quest’estate, specie stranieri - hanno scelto di trascorrere qualche ora per scoprire qualcuna delle località tradizionalmente appannaggio dei locali come la minuscola spiaggia dello Scoglio Ricco o le rocce del Ponte, oltre ovviamente a quella autentica perla che è la conca di Balai. Ebbene, questo straordinario afflusso, spesso concentratosi nelle ore del tardo pomeriggio, avrebbe meritato maggiori attenzioni. Invece, nulla. Il manto si sbriciola sempre più in particolare nei punti in cui già s'intravvedono le armature in ferro, le buche si allargano a dismisura, l’illuminazione è pressoché inesistente e, complici difficoltà nel chiudere il rubinetto o semplice maleducazione, specie all’altezza del Ponte, la pista risulta viscida perché sempre bagnata dall’acqua che scorre, e spesso anche pericolosa per la presenza di pezzi di vetro lascito di chi si diverte a spaccare le bottiglie. Al di là degli auspicabili e corposi interventi già annunciati, sarebbe stato meglio - ma si è ancora in tempo a farlo - prevedere qualche rattoppo straordinario almeno nei punti più critici.

Emanuele Fancellu