La Nuova Sardegna

Sassari

nulvi 

Salvato raro e tenero leprotto sardo

Un gruppo di bambini ha portato l’esemplare alla stazione forestale

25 settembre 2018
1 MINUTI DI LETTURA





NULVI. Quegli occhioni tenerissimi e quel dolce musetto gli hanno probabilmente salvato la vita. Come si fa a fare del male in effetti a un esserino così indifeso e tenero che cerca rifugio nel palmo della tua mano? I ragazzi che lo hanno trovato nelle campagne di Nulvi, nonostante l’innato istinto di cacciatori tipico dei bambini, devono aver provato la stessa tenerezza e così il piccolo leprotto ha trovato proprio in loro un’ancora di salvezza.

Il raro e minuscolo esemplare di lepre sarda (Lepus capensis), che da queste parti viene chiamato “coeddu”, era intanato in una piccola buca e talmente terrorizzato da “arrendersi” subito ai suoi piccoli salvatori che hanno pensato bene di portarlo nella stazione della Forestale di Nulvi.

L’istinto di sopravvivenza porta spesso mamma lepre a disseminare i suoi piccoli in diversi rifugi in modo che i predatori non catturino l’intera cucciolata. Il leprotto che nella foto è nelle mani sicure di una guardia forestale per ora non ha incontrato i suoi predatori naturali ma una volta rifocillato e curato dal personale sanitario di Bonassai dovrà di nuovo affrontare la sua rischiosa vita di preda e rientrare nel pur crudele cerchio della vita. Con la speranza che possa sempre incontrare persone di buon cuore e sensibili come i ragazzi di Nulvi.

Mauro Tedde

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative